Lande desolate, assolti Oliverio, Bossio e Adamo: “Il fatto non sussiste”

L'ex governatore, la parlamentare e il marito erano coinvolti nell'inchiesta della procura di Catanzaro per tre appalti aggiudicati al gruppo Barbieri. Su piazza Bilotti, secondo i pm, c'erano state presunte pressioni per rallentare i lavori.

Carlomagno

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Mario Oliverio, Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo
Da sinistra Mario Oliverio, Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo

L’ex presidente della Giunta regionale della Calabria Mario Oliverio, del Pd, è stato assolto perché “il fatto non sussiste” nell’ambito del processo con rito abbreviato “Lande desolate” che vedeva Oliverio – difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Armando Veneto -, accusato di abuso d’ufficio e corruzione. Lo ha deciso il gup di Catanzaro Giulio De Gregorio. La Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere.

Con la stessa formula sono stati prosciolti anche la parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio e suo marito, Nicola Adamo, (difesi dall’avvocato Ugo Celestino) già vice presidente della Giunta regionale della Calabria, coinvolti nella stessa indagine con l’accusa di corruzione L’udienza davanti al gup si è svolta stamani, in contemporanea a quella di Oliverio.

L’inchiesta della Procura di Catanzaro riguarda presunte anomalie riscontrate nella realizzazione di tre opere pubbliche (due delle quali incompiute): l’aviosuperficie di Scalea, l’ovovia di Lorica e piazza Bilotti a Cosenza (unica portata a termine). Oliverio è stato l’unico imputato a essere giudicato in abbreviato, gli altri imputati rinviati a giudizio saranno processati con rito ordinario. L’udienza è fissata per il 7 ottobre 2021.

Secondo l’ipotesi accusatoria, gli imputati avrebbero cercato di rallentare l’esecuzione dei lavori di Piazza Bilotti, eseguiti dal “gruppo Barbieri” che, in cambio, avrebbe ottenuto ulteriori finanziamenti per altri lavori ritenuti dall’accusa “non dovuti né legittimamente esigibili”. Rallentamento, secondo la Procura Catanzaro, il cui fine era di natura politica elettorale per non far inaugurare al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto – che in quel periodo era ricandidato – la piazza che si trova nel centro cittadino ed è stata al centro di sequestri della procura.

Graziano (Pd): “Da garantista sono soddisfatto”
“Da garantista non posso non accogliere favorevolmente l’epilogo della vicenda giudiziaria legata all’inchiesta “Lande desolate” per l’ex governatore Mario Oliverio e per la deputata Enza Bruno Bossio”. Così il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria Stefano Graziano. “Va dato atto – aggiunge – della grande correttezza e rispetto istituzionale, di essersi difesi nelle sedi deputate e aver dimostrato l’infondatezza delle accuse”, afferma Graziano.

Aieta: “Mai avuto dubbi su innocenza Oliverio”
“Dopo giornate di dolore arriva una notizia che mi rende felice. Mario Oliverio è una persona perbene ed io non ho mai avuto dubbi su di lui, sin dall’inizio di questa vicenda”. Così Giuseppe Aieta, consigliere regionale, commenta l’assoluzione dell’ex presidente della Regione Calabria, coinvolto nell’inchiesta “Lande Desolate”, assolto oggi con formula piena perché il fatto non sussiste. “Sono felice per Mario – prosegue il consigliere – che, dopo tanto tempo, riacquista un po’ di quella serenità che in questi mesi gli è stata strappata via. Sono sempre stato più che certo della trasparenza e del rigore della sua condotta e la sentenza di oggi rende giustizia al suo percorso umano e professionale”, ha concluso Aieta.