Reimpiego di proventi illeciti, la Dia confisca 4 milioni ad un imprenditore

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Dia antimafia

La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Cosenza – Sezione misure di prevenzione, nei confronti di un imprenditore, Vincenzo Albanese, attualmente detenuto nel carcere “Rosetta Sisca” di Castrovillari.

Il provvedimento, emesso in accoglimento di proposta di misura di prevenzione formulata dal Direttore della Dia, prende le mosse dagli approfondimenti investigativi condotti dalla Dia catanzarese che, ripercorrendo le numerose vicende penali dell’uomo, avrebbero permesso, da un lato, di accertarne la pericolosità sociale e, dall’altro, di evidenziare la considerevole sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio a lui riconducibile, ritenuto frutto o reimpiego dei proventi delle attività illecite.

La confisca, che segue al sequestro già operato dalla Dia lo scorso anno, ha interessato il capitale sociale e l’intero compendio aziendale di 3 società attive nei settori del commercio al dettaglio di carburante per autotrazione e della ristorazione, il 50% delle quote societarie di un bar, 18 immobili, tra i quali numerosi terreni, 49 beni mobili registrati, 11 polizze assicurative e 16 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in circa 4 milioni di euro.