Reintegrato nel Cosenza Calcio il giovane calciatore parente di un boss

Dopo che il legale aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica per mobbing contro il club rossoblù. Arrivata email "ufficiosa" di ripresa allenamenti. L'avvocato aspetta le scuse dal presidente Guarascio

Carlomagno

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È stato reintegrato nel Cosenza Calcio Pietro Junior Santapaola, il giovane attaccante della Primavera che era stato messo fuori squadra e costretto a lasciare il convitto dove risiedeva perché figlio di un indagato per fatti di mafia imparentato con il boss siciliano Nitto Santapaola. Il giovane ha ricevuto una email con la quale viene invitato a riprendere gli allenamenti appena sarà possibile, perché al momento parte della squadra è in quarantena per un caso di positività al Covid.

Il legale di Santapaola, Silvestro Salvatore, precisa che si tratta di una “comunicazione ufficiosa, perché in calce alla mail non vi è nessuna firma”. Il legale, ieri, aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica per mobbing contro il Cosenza calcio.

“Mi farebbe piacere – ha detto l’avvocato all’Ansa – che la vicenda si chiudesse senza strascichi giudiziari, ma riteniamo che il presidente Guarascio dovrebbe formalmente scusarsi per l’accaduto e ufficialmente richiamare il ragazzo in squadra”.

“Inoltre, nella mail si parla di fatti travisati, ma noi sappiamo bene che non è così e abbiamo le prove di quanto sosteniamo, ci sono i file audio che testimoniano quanto accaduto. Ritireremo la denuncia quando il mio assistito riceverà una comunicazione ufficiale”, conclude il legale.