Il ministro “senza speranza” mette la Calabria in “zona rossa”. Il “Virus” è ormai politico

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Il ministro della Salute Roberto Speranza

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedi 29 marzo. Passano in area rossa le Regioni Calabria, Toscana e Val d’Aosta.

La Regione Lazio passa in area arancione a scadenza della vigente ordinanza, ovvero da martedì 30 marzo. Il Veneto rimane in zona rossa.

Con l’Rt a 1,23 – quello medio nazionale è sceso invece da 1,16 a 1.08 questa settimana – e un’incidenza di positivi di 254 ogni 100.000 abitanti, non ci sono margini per un passaggio a quella arancione. Friuli Venezia Giulia, Piemonte ed Emilia Romagna sono le regioni con la piu’ alta incidenza di contagi rispetto alla popolazione. Con dati riferiti al 25 marzo il Friuli Venezia Giulia, negli ultimi 7 giorni, ha riportato una incidenza di 410 casi su 100 mila abitanti, seguita dal Piemonte con 355 casi per 100 mila abitanti e dall’Emilia Romagna con 349 casi per 100 mila abitanti. La Toscana a quota 251 e’ entrata in zona rossa.

Niente zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. E’ l’orientamento che emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto. Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese e l’unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni. Il Presidente del Consiglio alle ore 14.00 terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato l’ordinanza che istituisce quattro nuove “zone rosse” in Sicilia. Si tratta di Centirupe, in provincia di Enna, Comitini, Racalmuto e Siculiana, in provincia di Agrigento. L’ordinanza entrerà in vigore domani e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Con la stessa ordinanza viene prorogata sino al 6 aprile la “zona rossa” a Caltavuturo e a San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci e deciso in base alla relazione delle rispettive Asp.

Scende il valore dell’Rt nazionale che passerebbe dallo 1,16, della scorsa settimana a 1.08. E’ quando sarebbe indicato, secondo quanto si apprende nel monitoraggio settimanale dell’ Iss-Ministero della Salute. Scende il numero dei casi di Covid ogni 100 mila abitanti: il dato sull’incidenza che dovrebbe essere confermato nel monitoraggio che sarà presentato oggi, passa, secondo quanto si apprende, da 264 della scorsa settimana a 240.

“Probabilmente siamo in fascia rossa”, aveva annunciato in conferenza stampa il Presidente del Veneto Luca Zaia, confermando che la regione mantiene la situazione attuale. “Spero che dal 6 aprile si torni alla normalità” ha aggiunto. A determinare la permanenza in fascia rossa, ha spiegato Zaia, è il parametro dell’incidenza del virus nella popolazione: “siamo a 254 positivi ogni 100 mila abitanti”.

I dati del noto Rt, a detta di molti esperti, sono comunque manipolati e falsificati per tenere sotto strozzo la popolazione al fine di inocularsi il vaccino facendo percepire, attraverso il mainstream, che non uscirà da questo incubo se non si farà iniettare il siero dei Big Pharma.

La Calabria, ad esempio, non ha una emergenza sanitaria tale da poter restringere ancora di più le cinghie rispetto a ciò che sta patendo da oltre un anno con la falsa conta dei morti e dei presunti “contagiati”.

In ospedale, si apprende, vengono ricoverate anche persone sanissime che hanno solo un tampone positivo (i test sono farlocchi) perché un posto letto in un reparto Covid costa oltre duemila euro al giorno. Il Covid è ormai un Business. Da virus manipolato in un laboratorio in Cina è diventato un virus politico che viene ormai utilizzato per tenere l’emergenza all’infinito. (d.g.)