Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, la Polizia notifica due misure

Carlomagno

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Questura di Cosenza

Due divieti di avvicinamento alla persona offesa sono stati notificati da agenti dipendenti della Questura di Cosenza ad altrettante persone accusate di maltrattamenti in famiglia. Il primo caso riguarda un trentacinquenne cosentino che, secondo l’accusa, avrebbe messo in atto ripetute violenze fisiche e minacce nei confronti dell’ex compagna, anche in presenza dei figli di dieci e tre anni. La Polizia di Stato di Cosenza gli ha notificato un divieto di avvicinamento con prescrizione di osservare una distanza di non meno di 500 metri dalla vittima e dai luoghi anche occasionalmente frequentati dalla donna.

Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Procura di Cosenza per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Secondo quanto emerso dagli accertamenti dopo la separazione, non accettata, l’uomo è arrivato al punto di inseguire la sua ex per strada con l’autovettura per poi, una volta raggiunta, sbatterle il telefono cellulare in testa ricordandole che sarebbe dovuta essere sua e di nessun altro. Il tutto seguito da una serie quotidiana di ripetute minacce di morte.

A Corigliano Rossano, gli agenti del Commissariato hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale di allontanamento della casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, a carico di un uomo di 62 anni.

Il provvedimento è scaturito da un intervento e dalle verifiche effettuate a seguito di segnalazioni ed intervento nell’abitazione che ospitava l’uomo e la sua compagna. La donna è stata trovata, in quella circostanza, in evidente stato di agitazione e con lesioni al volto, al collo ed alle braccia. La vittima ha poi riferito di essere stata aggredita più volte, anche verbalmente. Dai successivi accertamenti disposti dalla Procura di Castrovillari sono emersi riscontri che hanno portato all’emissione della misura.