Incendi in Calabria, spento dopo una settimana rogo in Parco della Sila

Carlomagno

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anti incendi boschivi

Dopo circa una settimana è stato spento l’incendio appiccato da ignoti nella mattinata dell’8 agosto in località Pomiero di Longobucco e che poi si è esteso anche alla vicina zona di Macchia della Giumenta, lambendo l’omonima Riserva Biogenetica e che ha percorso il Parco della Sila.

Per averne ragione, hanno reso noto i carabinieri del Raggruppamento Parchi, è stato necessario impegnare per circa 7 giorni, 6 Dos (direttore delle operazioni di spegnimento) di Calabria Verde, 8 squadre Aib, tra autobotti moduli antincendio, un’autobotte del Reparto CC Biodiversità di Cosenza, nonché 3 canadair e un elicottero Regionale, oltre alla colonna mobile dei volontari del Corpo Aib del Piemonte utilizzati per la bonifica che in un territorio orograficamente complicato, come quello di Longobucco, è più difficile da realizzare che lo stesso spegnimento.

Per il tenente colonnello Angelo Roseti, comandante del Reparto Carabinieri P.N. Sila, la chiave di volta è stata la collaborazione instaurata tra tutte le squadre intervenute e i Carabinieri Forestali Parco del Reparto Sila in servizio alle stazioni di Cava di Melis, Longobucco e Mezzocampo, Savelli (Crotone), deputati alla ricerca degli incendiari, ma che all’interno dei Parchi collaborano, nelle prime fasi dell’incendio, con l’organizzazione di spegnimento.

La prima fase è durata tre giorni, nella quale l’intervento ha subìto rallentamenti dovuti a concomitanti devastanti incendi della provincia di Reggio Calabria, che hanno drenato molte delle risorse aeree e di terra. Dopo, è scritto in una nota, “è stato deciso di intervenire mettendo a fattor comune: l’esperienza e le competenze dei Carabinieri Forestali; la ferrea volontà e la preparazione teorica, nelle operazioni di bonifica, dei volontari del Corpo Aib del Piemonte; l’esigenza di confronto dei Dos di Calabria Verde con chi il territorio lo percorre tutto l’anno; la disponibilità di prolungamento degli orari fin dalle 6 e oltre le 22.00 di chi interveniva; lo stretto e serrato dialogo con Centrale operativa provinciale Aib di Cosenza, con la Sala operativa permanente unificata di Germaneto di Catanzaro, in raccordo con il Centro di Coordinamento Aereo Unificato di Roma”.