Si è insediato il capo della Squadra mobile di Cosenza

Carlomagno

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Questura di Cosenza

Si è insediato oggi il nuovo capo della Squadra Mobile di Cosenza, Angelo Paduano. Lo rende noto la Questura di Cosenza. Paduano succede a Fabio Catalano, trasferito come capo della Squadra Mobile alla Questura di Catanzaro.

Paduano è entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1994. Assegnato alla Questura di Vibo Valentia, è stato responsabile della Sezione Indagini Patrimoniali – Ufficio Misure di Prevenzione dove ha svolto numerose indagini finalizzate ai sequestri di beni ed alle confische di ingenti patrimoni a carico di esponenti di spicco della famigerata cosca Mancuso di Limbadi e delle consorterie del vibonese ad esse collegate.

Nel 2002 viene assegnato quale Funzionario addetto al Commissariato di P.S. di Lamezia Terme dove ha svolto le funzioni di Responsabile della Squadra Investigativa nonché, successivamente, anche quelle di Vice Dirigente.

In questo contesto ha partecipato alla realizzazione di numerose indagini a carico di famiglie mafiose operanti sul territorio lametino responsabili di gravi reati, oltre che di associazione a delinquere di stampo mafioso anche di efferati omicidi ed attività estorsiva. In tale ambito veniva nominato Responsabile di Gruppi investigativi formati da articolazioni investigative diverse della Polizia di Stato.

Dal 2009 viene trasferito presso la Squadra Mobile di Catanzaro dove ha assunto le funzioni di Vice Dirigente e Dirigente della Sezione Criminalità Organizzata, competente sull’intero distretto di Corte d’Appello. Nello svolgimento di tale attività, ha partecipato ad importanti investigazioni con la realizzazione di numerose operazioni nei contesti criminali delle province di Crotone, Vibo Valentia e Cosenza. Particolarmente efficace, inoltre, è stata la direzione di indagini che hanno scompaginato diverse consorterie “ndranghetistiche” operative su tutta la provincia di Catanzaro e che hanno in particolare riguardato oltre che il comprensorio di Lamezia Terme anche quello del Soveratese e dell’Alto Ionio Catanzarese.

Le attività investigative realizzate e la maturata conoscenza delle dinamiche di Criminalità Organizzata hanno portato Paduano ad essere nominato quale componente della Polizia di Stato in numerose commissioni di accesso prefettizio, che hanno determinato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di numerosi comuni ed enti pubblici.

Particolarmente significativo, spiega la Questura, è stato l’apporto da Dirigente nell’attività preventiva di diversi uffici di Prefettura per la verifica di infiltrazioni mafiose in importanti Società ed imprese operative sul territorio Nazionale.