Picchia e rapina un coetaneo, arrestato un bullo seriale a Cosenza

Carlomagno

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Questura di Cosenza

Avrebbe in più occasioni malmenato e sbeffeggiato un coetaneo pretendendo da lui somme di denaro per poi, da ultimo, rapinarlo del cellulare, appropriandosi e diffondendo illecitamente immagini private sessualmente esplicite, e chiedendo, per la restituzione, il pagamento di un riscatto.

Un minore è stato arrestato da personale della Squadra Mobile di Cosenza in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare con collocazione presso Istituto Penitenziario Minorile emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro su richiesta di quella Procura.

Il giovane è accusato di rapina, lesioni, estorsione, detenzione abusiva di armi, divulgazione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, tutti reati commessi tra il 13 agosto 2020 ed il 25 settembre 2021.

Le indagini, coordinate dal Procuratore per i Minorenni di Catanzaro, hanno avuto origine dalla denuncia della madre di un ragazzino che riferiva alla Polizia circostanze di cui era stato vittima il figlio. In particolare dopo essersi appropriato del cellulare del minore vessato, l’indagato aveva estrapolato delle immagini personali, divulgandole indebitamente.

Gli ulteriori accertamenti avevano portato a verificare che il giovanissimo indagato aveva agito con analogo modus operandi anche nei confronti di un altro minore, manifestando una particolare indole di sopraffazione e prepotenza nei confronti di coetanei e di ragazzi di età preadolescenziale.

Le modalità utilizzate e la ricorrenza di elementi di serialità della condotta del ragazzino sono adesso al vaglio degli investigatori allo scopo di fine di approfondire tutti gli aspetti e i contesti correlati alla vicenda. Il minore è stato portato nell’Istituto penale minorile di Catanzaro.

“L’operazione – spiega una nota della Questura di Cosenza – si inscrive in una più ampia attività di monitoraggio e controllo in essere sulle fasce minorili del territorio cosentino, al fine di intercettare situazioni di illegalità e devianza tra giovani, favorendo l’immediato intervento delle Autorità competenti in chiave rieducativa e risocializzante, nonché l’emersione di soprusi tra adolescenti, quale tratto che sempre più di frequente connota la criminalità minorile, anche in ragione del diffuso impiego, tra minori, di sostanze stupefacenti”.