‘Ndrangheta, sequestrati beni a membro di una cosca

Carlomagno

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Beni per alcune decine di migliaia di euro sono stati sequestrati dal Gruppo della Guardia di finanza di Crotone a Giuseppe Spagnolo, di 52 anni, attualmente detenuto, ritenuto tra gli elementi di vertice della potente cosca di ‘ndrangheta Farao-Marincola egemone sul territorio della cittadina di Cirò Marina ma con importanti ramificazioni nel nord-Italia, in Germania ed all’estero.

L’uomo è stato recentemente condannato in appello per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “Stige” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Il sequestro è giunto a conclusione di indagini patrimoniali coordinate dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dall’aggiunto alla Dda Vincenzo Capomolla e dal pm Domenico Guarascio ed è stato disposto dalla Sezione Seconda Penale – Misure di Prevenzione del Tribunale di Catanzaro. Le indagini hanno permesso di ricostruire gli asset patrimoniali e finanziari nella disponibilità, diretta e indiretta (tramite i suoi familiari), di Spagnolo, acquisiti, secondo l’accusa, con i proventi delle attività illecite commesse nel tempo o, comunque, risultati sproporzionati rispetto al reddito.

La Guardia di finanza ha preso in esame l’ultimo decennio eseguendo accertamenti bancari, diretti a riscontrare l’origine delle provviste impiegate, e analizzando la documentazione contabile e societaria per ricostruire le operazioni sottese agli investimenti finanziari ed imprenditoriali condotti dall’uomo anche per il tramite dei suoi familiari.

Il sequestro ha riguardato il 90% delle quote sociali di una s.a.s. operante nella produzione di prodotti dolciari, due ditte individuali – la prima a Verona ed operante nel settore della ristorazione e la seconda con sede legale a Cirò Marina esercente l’attività di procacciatori d’affari – disponibilità finanziarie presenti in diversi conti correnti ed una polizza assicurativa.