Presunte molestie al Liceo di Castrolibero, arrivano gli ispettori del Miur

Carlomagno

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Arriveranno gli ispettori anche da Roma per rafforzare l’azione avviata dall’Ufficio scolastico della Calabria allo scopo di accertare le presunte molestie che sarebbero state messe in atto da un professore nei confronti di una ragazza nel Liceo scientifico del Polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero.

“Il Ministero ha deciso di inviare degli ispettori – ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – per ricostruire la vicenda, nel pieno rispetto delle prerogative della magistratura”.

Sono state soddisfatte, dunque, le richieste degli studenti, che proseguono l’occupazione del liceo e che avevano detto di essere pronti a riprendere le lezioni solo se il Ministero dell’Istruzione avesse inviato funzionari da Roma ed “avviato un’ispezione seria”.

Presunte molestie al Liceo di Castrolibero – interviene la Consigliera Provinciale di Parità

«Gli eventi che, negli ultimi giorni, stanno interessando l’ Istituto Valentini, hanno portato alla luce una realtà, fatta di abusi e molestie, che, se confermata, lascia sconvolti».

Questo l’incipit dell’Avv. Rossella Barberio – Consigliera di Parità della Provincia di Cosenza – che interviene sulla vicenda delle presunte molestie al Liceo Majorana di Castrolibero, tristemente balzata agli “onori” della cronaca nazionale.

«La protesta portata avanti da studentesse e studenti – afferma l’Avvocata Barberio – ha abbattuto quel muro di omertà dietro il quale, per anni – raccontano le studentesse- sono state nascoste le loro richieste di aiuto e di ascolto. Tutto questo non può e non deve lasciarci indifferenti; è per questo che voglio esprimere, in qualità di Consigliera provinciale di parità, tutta la mia vicinanza e tutto il mio sostegno alle ragazze e ai ragazzi dell’ Istituto Maiorana, affinché sappiano che non sono sol* nella battaglia per la verità».

Secondo la Consigliera Provinciale di Parità, «la scuola non può e non deve essere soltanto istituzione deputata all’apprendimento, ma ora più che mai deve farsi portatrice della cultura della parità e spargere i semi affinché le nuove generazioni si approccino alla vita nel rispetto delle diversità e nella non violenza.

È inaccettabile, dunque, che proprio la scuola possa diventare un luogo pericoloso e non sicuro, ove vengono infranti i principi dei quali, invece , dovrebbe essere portatrice».

«Ripongo piena fiducia nel lavoro degli organi che al momento stanno lavorando per fare chiarezza sull’accaduto, con L’auspicio che le responsabilità vengano accertate e siano date risposte concrete alle studentesse e agli studenti», le considerazioni finali.