Chiusi nel Cosentino due Bar che erano ritrovo di pregiudicati

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

I Carabinieri della Compagnia di Rende hanno dato esecuzione alla sospensione dell’attività commerciale di due esercizi pubblici di Acri in ordine alle inosservanze riscontrate dell’art. 100 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza, con la conseguente chiusura degli esercizi pubblici per la durata di 15 giorni per uno e di sette giorni per l’altro.

Il provvedimento, emesso dal Questore della provincia di Cosenza, scaturisce dagli accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma e a seguito dei ripetuti controlli effettuati, nonché per le violazioni riscontrate. L’articolo 100 del Testo unico dispone che la misura di pubblica sicurezza della sospensione della licenza può intervenire in caso di “tumulti o gravi disordini”, oppure “qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose” o, comunque, se il comportamento costituisca “un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.

Le circostanze appurate, hanno permesso di accertare all’esito di un’attenta e scrupolosa attività di monitoraggio posta in essere dai militari dell’Arma, come i due esercizi commerciali costituissero un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, in quanto luoghi di ritrovo abituale di soggetti pregiudicati e comunque di avventori gravati da innumerevoli precedenti penali e di polizia.

Inoltre il titolare degli esercizi in questione, era stato già tratto in arresto poiché rinvenuta proprio in quei locali, sostanza stupefacente di ingente quantitativo e di diversa tipologia (marijuana, hashish e cocaina). Tali presupposti hanno determinato la sospensione della somministrazione di alimenti e bevande, nonché di tutte le attività connesse, in particolar modo del gioco di azzardo.