Tentato omicidio a Cosenza, arrestato il presunto autore

Carlomagno

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questura di Cosenza

La Squadra mobile di Cosenza ha notificato ad un trentaduenne già detenuto, Denny Romano, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica, con l’accusa di tentato omicidio.

Romano è accusato, in particolare, di essere il presunto responsabile del ferimento di Alfredo Foggetti, di 31 anni, avvenuto a Cosenza nel marzo dello scorso anno. Foggetti fu raggiunto da tre colpi di pistola mentre era in compagnia di due persone, riportando ferite gravi.

Il movente del tentato omicidio sarebbe da collegare, secondo quanto riferisce la Questura in un comunicato, “a contrasti e dissidi privati maturati nella sfera personale delle persone coinvolte”. Romano è detenuto perché coinvolto nell’inchiesta “Reset” condotta dalla Dda di Catanzaro ed in cui sono state indagate, complessivamente, 245 persone.

L’indagato dovrà rispondere anche di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento. Alfredo Foggetti, che sarebbe parente del collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti, la sera del 15 marzo 2022 era in compagnia di amici, quando fu avvicinato da un soggetto col volto coperto che gli ha sparato per poi dileguarsi.

Il ferito, in pericolo di vita, venne soccorso e trasportato presso l’Annunziata, dove era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Da una prima ricostruzione dell’evento, agli investigatori era apparsa sin da subito chiara la dinamica ed il movente, quest’ultimo riconducibile a contrasti e dissidi privati maturati nella sfera personale dei soggetti coinvolti. Il legame con il pentito, quindi, non centrerebbe nulla.

“Le scrupolose ed attente attività di indagine – si legge in una nota della Questura – che ne sono seguite permettevano di ricostruire la dinamica dei fatti ma soprattutto di identificare l’autore del reato coperto, come spesso accade, da un muro di omertà e di paura che gli investigatori della Squadra Mobile di Cosenza, coordinati e diretti dalla locale Procura della Repubblica, sono riusciti ad abbattere”.