Armi e droga, arrestati padre e figlio a Petilia Policastro

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Armi e droga, arrestati padre e figlio a Petilia Policastro
Da sinistra Antonio e Giuseppe Curto

I Carabinieri di Petilia Policastro arrestato la scorsa notte padre e figlio perché ritenuti responsabili di detenzione illegale di armi e munizioni nonché coltivazione di stupefacente. Si tratta di Antonio Curto, classe ‘72 e suo figlio Giuseppe Curto classe ‘93, entrambi petilini.

I militari, nei giorni scorsi, insospettiti dai movimenti dei due, hanno messo in atto un servizio di pedinamento e di osservazione che, nella giornata di ieri, li ha portati nei pressi di un fondo agricolo, poi risultato essere di proprietà degli arrestati.

Appostatisi nelle campagne adiacenti, hanno sorpreso padre e figlio mentre innaffiavano una piantagione di marijuana, composta da circa 100 piante, dell’altezza di circa 40/45 cm. Nella tarda serata, quindi, i militari hanno bloccato i due Curto effettuando una perquisizione all’interno di un fabbricato presente sulla loro proprietà che sarebbe servita da ricovero per gli attrezzi.

In un intercapedine del manufatto, i militari hanno invece avuto modo di rinvenire, tra i vari attrezzi da campagna, anche delle armi, oltre che del munizionamento sia calibro 9 che 7,65, delle quali i due non riuscivano a fornire alcuna giustificazione.

Da ulteriori accertamenti, è emerso che la pistola ed il fucile trovati erano stati acquistati inizialmente come armi ad aria compressa, ma che poi, dopo essere state modificate, erano diventate a tutti gli effetti delle armi da sparo, capaci di utilizzare il munizionamento calibro 9 rinvenuto nell’intercapedine dell’immobile insieme alle armi.

Secondo gli i militari è allarmante la capacità dei soggetti indagati di creare da un giocattolo una vera e propria arma da fuoco.

I due arrestati, su disposizione del Pm di turno, dottoressa Di Vittorio, sono stati associati presso la Casa circondariale di Crotone, in attesa che venga celebrata l’udienza di convalida dell’arresto. I due risponderanno di coltivazione di stupefacente e detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento.