Crotone, la badante resta in carcere. Avrebbe commesso altre rapine

Carlomagno

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Angela Alupoae, la badante arrestata dopo che ha narcotizzato, picchiato e rapinato due anziani a Crotone
Angela Alupoae, la badante arrestata dopo che ha narcotizzato, picchiato e rapinato due anziani a Crotone

È stato convalidato questa mattina dal gip di Crotone, dottoressa Familiari, il fermo di indiziato di delitto eseguito ieri dai Carabinieri della Compagnia di Crotone nei confronti di Angela Alupoae, la badante ritenuta responsabile di aver narcotizzato e rapinato due anziani ottantenni a Crotone.

Il giudice ha ritenuto valido ed impenetrabile l’impianto investigativo dei Carabinieri, concordando in pieno con le prove raccolte e confermando il pericolo concreto che la donna potesse darsi alla fuga per sfuggire alle Forze dell’Ordine.

La donna rimane tuttora reclusa presso il carcere femminile di Castrovillari su apposita ordinanza di custodia cautelare emessa a seguito della convalida del fermo.

Intanto, emergono ulteriori elementi dal proseguo degli indagini. La badante subito dopo aver narcotizzato e rapinato i due anziani invalidi, prima di darsi alla fuga, avrebbe inserito una chiave nella toppa della porta di casa, al fine di ritardare i possibili soccorsi o comunque rendere impossibile l’accesso dal di fuori nell’abitazione.

La donna, secondo la ricostruzione dei militari, avrebbe destato qualche sospetto iniziale da parte del padrone di casa, in considerazione del fatto che si sarebbe presentata presso l’abitazione dei coniugi senza alcun bagaglio; tuttavia, mentre era ancora in corso una sorta di colloquio tra i due, si era preso cura dell’anziana allettata, aiutandola nel mangiare e meglio sistemarsi a letto, dimostrando competenza e cura che hanno sicuramente tratto in inganno il consorte.

Poche ore dopo, la fuga con il bottino, fortunatamente durata solo poche ore a seguito dell’irruzione dei carabinieri nel casolare in cui la donna aveva trovato un rifugio di fortuna. La donna era stata assunta l’11 ottobre e il giorno seguente avrebbe commesso il fattaccio. ra stato l’anziano, ferito, a recarsi dai carabinieri a denunciare l’aggressione.

Secondo quanto accertato, la donna avrebbe compiuto identiche azioni presso abitazioni di anziani soli e malati, a Mesoraca, San Nicola dell’Alto e in cento storico a Crotone: con lusinghe, offerte di collaborazione e di cura, la donna era riuscita ad entrare in diverse case di uomini molto in là con gli anni, uscendone pochi giorni dopo, se non addirittura poche ore dopo, con quanto di valore rinvenuto nelle stesse.

In questa maniera si raccoglievano diverse testimonianze di furti e sottrazioni di oro, gioielli, contante, piccoli elettrodomestici ed addirittura semplici utensili per la casa, operati dalla donna negli ultimi mesi.

Secondo