Aggressione con sparatoria a Cirò Marina, arrestate tre persone

Carlomagno

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Carabinieri di Cirò Marina. 2 Sfiorata la tragedia a Cirò Marina dove un incensurato di 30 anni ha aggredito due fratelli, uno dei quali al culmine del violento litigio ha impugnato una pistola e ha esploso, in pieno giorno, alcuni colpi di pistola che sono andati a vuoto. I carabinieri di Cirò Marina, a stretto giro, li hanno arrestati tutti e tre con l’accusa, a vario titolo, di tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento. Le generalità dei tre non sono state rese note.

I fatti sono successi domenica pomeriggio a Cirò Marina, nei pressi della centralissima via Roma, dove il trentenne, del luogo, a causa di motivazioni economiche, pare un debito, ha aggredito i due congiunti, anche loro trentenni e residenti a Cirò Marina. Nella circostanza, a seguito dell’acceso diverbio, il giovane incensurato ha danneggiato il veicolo di proprietà di uno dei due fratelli.

Uno di questi, nel corso della lite, è stato inoltre colpito al capo con un manico di legno di un ascia riportando una ferita lacero contusa oltre un trauma alla mano sinistra. In risposta a quanto accaduto, l’altro fratello, imbracciando un’asta in ferro, ha danneggiato l’autovettura del presunto aggressore.

Nel clima di crescente tensione creatasi – spiegano gli investigatori – uno dei fratelli ha estratto una pistola con la quale ha esploso alcuni colpi all’indirizzo dell’incensurato e di un suo congiunto accorso in suo supporto durante la lite. I colpi esplosi però non hanno fortunatamente colpito i due, che si sono dati alla fuga.

I militari della stazione di Cirò Marina e del Norm sono intervenuti a seguito dell’episodio e nei momenti immediatamente successivi alla lite, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti individuando i protagonisti che sono stati arrestati.

Le accuse contestate sono di tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento. Comunicato l’accaduto all’Autorità giudiziaria di Crotone, nella persona della Dott.ssa Di Vittorio, veniva disposta la traduzione dei due fratelli presso il carcere di Crotone mentre per l’incensurato trentenne sono stati disposti gli arresti domiciliari.