Estirpa macchia mediterranea sul suo terreno, denunciato

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

sbancamento terreno sequestrato Ha effettuato uno sbancamento del suo terreno su cui c’erano stati incendi, ma sull’area, sebbene di sua proprietà, c’era macchia mediterranea e i lavori effettuati erano privi di autorizzazione. Così un pensionato di Roccabernarda è stato denunciato dai Carabinieri Forestali di Crotone e il terreno, sito in località San Francesco – Marucara di Santa Severina, posto sotto sequestro.

L’uomo, spiegano i militari, con l’obiettivo verosimilmente di trasformare una plaga collinare interessata dalla macchia mediterranea in un’area coltivabile, aveva avviato una lavorazione profonda del proprio terreno. I lavori avevano comportato l’estirpazione di tutta la macchia mediterranea, seppur degradata, per effetto dei ricorrenti incendi avvenuti nel passato, l’ultimo dei quali nell’estate scorsa.

In seguito ad accertamenti è emerso che il proprietario non aveva alcuna autorizzazione per eseguire i lavori, peraltro inibiti dal vincolo di immutabilità di destinazione.

L’area, inoltre, era soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico, essendo la macchia mediterranea, ancorché degradata, assimilata dalle norme vigenti a bosco. Le lavorazioni profonde effettuate, un vero e proprio sbancamento condotto in alcuni punti sino alla profondità di oltre due metri, hanno sconvolto l’assetto idrogeologico del terreno, alterando il deflusso delle acque superficiali, esponendolo al dilavamento e ruscellamento.

I militari, in seguito ad accertamenti puntigliosi, hanno posto sotto sequestro il sito esteso circa un ettaro, per prevenire ulteriori lavori non autorizzati. Il presunto responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica. Il sequestro è già stato convalidato.

L’attività dei carabinieri forestale, in applicazione della legge quadro in materia di incendi boschivi, è stata finalizzata alla conservazione e alla difesa del patrimonio boschivo quale bene insostituibile per la qualità della vita e a prevenire i possibili fenomeni di dissesto idrogeologico derivanti da lavorazioni non autorizzate.