Crotone, scacco a banda dedita allo spaccio: 14 arresti. DETTAGLI NOMI FOTO VIDEO

Carlomagno

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Arrestati a Crotone nell'operazione della Polizia Black Island
Arrestati a Crotone nell’operazione della Polizia Black Island

La Polizia di Stato di Crotone ha sgominato un banda criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti che operava tra i comuni di Crotone, Catanzaro ed Isola Capo Rizzuto. Con l’operazione Black Island, alle prime luci dell’alba di giovedì cono state notificate 17 misure cautelari (13 in carcere, una ai domiciliari e due obblighi).

In carcere sono finiti Betim Xeka, classe 73; Sabri Disha, classe ‘82 ; Antonio Lequoque, classe ‘69; Emilio Poerio, classe ‘60; Giovanni Martino, classe ‘68; Giulio Bubba, classe ‘82; Santo Vittimberga, classe ‘71; Armando Abbruzzese, classe ‘84; Cosimo Passalacqua, classe ‘79; Enzo Costantino, classe ‘71; Nicola De Giovanni, classe ‘75; Santo Mirarchi, classe ‘84; Nicola Perri, classe ‘54.;

Domiciliari per Alfonsina Giardino, classe ‘78, divieto di dimora nelle province di Crotone e Catanzaro per Pasqualino Trusciglio, classe ‘62 e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Domenico Longo, classe ‘56.

I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono il frutto di una complessa ed articolata attività investigativa da parte della Squadra Mobile di Crotone che ha consentito di effettuare ingenti sequestri di sostanze stupefacenti. Durante le indagini è stato sequestrato anche un fucile mitragliatore tipo Kalashnikov modello M70 – Zastava, con relativo munizionamento detenuto illegalmente da uno degli indagati.

L’INCHIESTA – Le indagini, condotte con l’ausilio delle intercettazioni e appostamenti da novembre 2015 ad aprile 2016, hanno consentito di accertare sin dal primo momento il ruolo chiave del cittadino albanese Betim Xeka, residente nel comune di Isola Capo Rizzuto. Secondo l’accusa, Xeka era quotidianamente impegnato nell’illecita attività consistente nel preparare, occultare e cedere a terzi eroina.

Le attività tecniche hanno consentito di accertare come l’albanese che non espleta alcuna attività lavorativa, abbia intrattenuto rapporti di natura illecita con vari personaggi che orbitano negli ambienti del traffico di sostanza stupefacente; tra questi, in particolare, vi sono Santo Vittimberga, altro soggetto attivo nel comune isolitano, da cui Xeka era solito rifornirsi di grossi quantitativi di eroina e altro complice il quale aveva il compito di effettuare le consegne e riscuotere i pagamenti per conto dell’albanese, avendo cura di assolvere anche alle esigenze di chi era impossibilitato a rifornirsi dello stupefacente di persona; tra questi Giovanni Martino all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari perché coinvolto in una precedente indagine antidroga, il quale nonostante fosse gravato da tale misura cautelare, continuava a spacciare, senza remora, sostanze stupefacenti.

GALLERY OPERAZIONE BLACK ISLAND

Dalle attività d’indagine è emerso il modus operandi del Vittimberga e dello Xeka i quali, particolarmente attenti nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell’ordine si premuravano di occultare i quantitativi di eroina nella loro disponibilità presso isolate zone di campagna, provvedendo, di volta in volta, a recuperare la droga necessaria per soddisfare le esigenze dei loro clienti. Tra questi si sono evidenziati, per la frenetica e quotidiana attività di spaccio nella città di Crotone, Giulio Bubba, Emilio Poerio, Pasqualino Trusciglio e Domenico Longo.

L’ingente quantitativo di stupefacente di cui lo Xeka aveva la disponibilità, gli aveva consentito di allacciare illeciti rapporti con pregiudicati attivi nel centro di Catanzaro, i quali gestivano alcune piazze dello spaccio cittadino e che a lui si rivolgevano per acquistare consistenti partite di eroina; tra questi Enzo Costantino, Santo Mirarchi, Cosimo Passalacqua e Armando Abbruzzese.

VIDEO ARRESTI

video black island from Secondo Piano News on Vimeo.

Nel corso dell’attività d’indagine, ricostruendo gli spostamenti degli indagati, è stato possibile riscontrare gli esiti dell’attività tecnica, rinvenendo e sequestrando in più occasioni oltre 3 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e oltre un etto di marijuana.

In uno specifico servizio di osservazione e pedinamento è stato inoltre rinvenuto, in un’area rurale in agro del comune di Isola di Capo Rizzuto un fucile mitragliatore modello M70 – Zastava (arma di fabbricazione serba considerata una delle migliori versioni di kalashnikov prodotta in tutti i paesi del blocco sovietico e non) fornito del relativo caricatore con 21 cartucce calibro 7.62 x 39, precedentemente occultato dallo Xeka.

È stata, altresì, accertata la responsabilità penale dello Xeka per il danneggiamento mediante incendio di un’autovettura in uso ad uno degli indagati, come ritorsione per una partita di stupefacente non pagata.