Cirò, con una serra di marijuana in casa: arrestati padre e figlio

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
La droga sequestrata a Cirò Marina
La droga sequestrata a Cirò Marina

CIRO’ MARINA (CROTONE) – Padre e figlio, B.C e P.C., di 63 e 31 anni sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di una perquisizione domiciliare nel loro appartamento in una via adiacente il lungomare i militari hanno ispezionato vari locali rinvenendo al piano terra, abitato dal 31enne, studente e con precedenti specifici, svariati sacchi con residui di piante di marijuana, (più di 300 grammi), oltre ad un bilancino di precisione, materiali per il confezionamento, trita tabacco e una pipetta.

Al piano superiore invece, in uso al padre, commerciante del luogo, venivano ritrovati, occultati in un ripostiglio adiacente alla cucina, svariati barattoli contenenti differenti qualità di cannabis per un totale di quasi 400 grammi di sostanza stupefacente.

Infine nel sottotetto dell’abitazione i militari individuavano la serra in cui la droga era stata prodotta mediante l’utilizzo di vasi e lampade alogene e un sistema di irrigazione rudimentale, venivano coltivate le piante.

Qui si rinvenivano gli scarti di lavorazione oltre ad altri barattoli in vetro e plastica con i quali i due dividevano e catalogavano la merce da vendere a seconda delle caratteristiche specifiche della singola pianta, il tutto per un peso di svariati centinaia di grammi di sostanza. Oltre a ciò venivano repertati anche fertilizzanti ed altri materiali e sostanze utilizzate per la coltivazione degli stupefacenti. Tutta la sostanza è di quasi 2 kg di marijuana.

All’atto della perquisizione, i carabinieri guidati dal capitano Alessandro Epifanio, hanno trovato difficoltà in quanto i proprietari temporeggiavano ritardando svariati minuti l’apertura della porta d’ingresso. Gli investigatori, che già avevano i loro sospetti, percepivano, già nell’ingresso dell’abitazione, un forte odore di cannabis. Padre e figlio sono stati ristretti ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.