Cadaveri nel Crotonese potrebbero essere di padre e figlio scomparsi

Carlomagno

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Rosario Manfreda Salvatore Manfreda
Da sinistra padre e figlio Rosario e Salvatore Manfreda

Potrebbero essere di Rosario e Salvatore Manfreda, di 68 e 35 anni, padre e figlio, i due allevatori scomparsi il giorno di Pasqua, i cadaveri trovati ieri mattina dai carabinieri in località “Vardaro” di Mesoraca, nel crotonese.

Anche se le condizioni di avanzato stato di decomposizione dei due cadaveri non consentono, al momento, in questo senso, alcuna certezza, dalle indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro sono emersi alcuni elementi che rendono credibile l’ipotesi che i due corpi senza vita siano di Rosario e Salvatore Manfreda.

I due corpi potrebbero essere stati lanciati nel burrone in cui sono stati trovati dopo essere stati nascosti in un sacco. Nel lancio, uno dei due cadaveri potrebbe essere fuoriuscito dal sacco, mentre l’altro è rimasto all’interno.

Elementi utili sul ritrovamento dei due corpi e potranno emergere dall’autopsia disposta dal pm di turno della Procura di Crotone e dall’esame del Dna.

A inizio luglio la Procura di Crotone aveva disposto il fermo di due persone in relazione al duplice omicidio dei Manfreda. In manette erano finiti Salvatore Emanuel Buonvicino, di 20 anni, e Pietro Lavigna (50). Ricercato Pasquale Buonvicino (52), padre di Salvatore Emanuel, che si trova all’estero.

Padre e figlio, secondo l’ipotesi dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro, sarebbero stati uccisi a colpi di fucile. Il movente sarebbe da ricercare in dissidi per problemi di confine.