Omicidio Tersigni a Crotone, altri 4 arresti della Polizia

Si allarga la cerchia dei responsabili del delitto avvenuto lo scorso 7 settembre a Crotone. Uno dei presunti autori era stato arrestato un mese fa.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

La Polizia di Stato di Crotone ha arrestato stamani altre quattro persone ritenute a vario titolo coinvolte dell’omicidio di Giovanni Tersigni, il 36enne colpito con diversi colpi di pistola, la sera del 7 settembre scorso in una piazza del centro storico di Crotone.

Si tratta di Cosimo Berlingieri, di 28 anni, Cosimo Damiano Passalacqua, 23 anni, entrambi di Catanzaro; Francesco Oliverio, 29enne di Crotone, Dimitar Dimitrov Todorov, 22enne di nazionalità bulgara

La vittima fu colpita a colpi di arma da fuoco da almeno due persone. Trasportato in condizioni disperate, il trentaseienne era deceduto quella stessa notte. Lo scorso 10 settembre la Squadra mobile aveva arrestato Paolo Cusato, crotonese di 30 anni, ritenuto uno degli esecutori materiali del delitto Tersigni.

Cusato – con precedenti per associazione di stampo mafioso, stupefacenti e armi -, sarebbe stato immortalato dalle telecamere mentre fuggiva a piedi e si disfava di una busta all’interno della quale sono state rinvenute una pistola 7,65 con matricola abrasa e colpo in canna, utilizzata – secondo la Polizia – per uccidere Tersigni; un berretto, una polo blu e un paio di guanti in lattice.

In casa di Cusato erano stati ritrovati degli indumenti corrispondenti a quelli indossati dall’uomo al momento dell’assassinio. Il movente non è ancora del tutto chiaro. Potrebbe essere riconducibile alla spaccio di droga.

Seguendo questa pista, gli agenti avevano effettuato una perquisizione a casa di un bulgaro, Dimitrov Todorov Dimitar, 22enne con precedenti. Il giovane era stato trovato in possesso di oltre un chilo di eroina, quindi arrestato per detenzione di stupefacenti.