Naufragio, aperta camera ardente dei migranti morti. Commozione davanti a bare

Carlomagno

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La camera ardente al Palamilone, il palazzetto dello sport di Crotone, che accoglie le bare delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro, è stata aperta in un’atmosfera di grande commozione e cordoglio dalla preghiera interreligiosa guidata dall’iman della moschea di Cutro, Mustafa Achik, e dal vescovo di Crotone, Angelo Raffaele Panzetta.

C’è già tanta gente che è arrivata da tutta la Calabria per rendere omaggio alle, per ora, 66 bare poste sul parquet della struttura. Presenti tutti i 27 sindaci del crotonese e gli amministratori locali.

Due signore crotonesi sono state le prime ad entrare per rendere omaggio alle vittime. “Speriamo sia l’ultima – ha detto una di loro tra le lacrime – dal governo devono vedere cosa fare”. “Siamo qui – ha aggiunto l’altra – perché è una tragedia immane che non può non colpirci. Siamo stati fortunati a nascere qui”. Tanta è la commozione tra quelle bare, molte delle quali bianche. (Ansa)