Naufragio, polemica sui mancati soccorsi. La ricostruzione degli ultimi minuti

Carlomagno

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Ansa

E’ polemica sui ritardi nei soccorsi nella notte tra sabato e domenica scorsa, quando il barcone carico di migranti si è smembrato a causa del mare mosso a qualche centinaio di metri dalla costa di Staccato di Cutro, nel cui naufragio hanno perso la vita decine e decine di migranti. Ci sono versioni contrastanti, con l’agenzia Frontex che afferma di aver lanciato un Sos (non è chiaro se intorno alle 21 o alle 22.30 di sabato, la Guardia Costiera sostiene invece di aver ricevuto l’allerta solo dopo l’avvenuta tragedia, intorno alle 4.30 di domenica mattina.

Secondo quanto ricostruito finora, pochi minuti prima che l’imbarcazione con a bordo i migranti si schiantasse sulla secca a oltre un centinaio di metri dalla spiaggia di Cutro, la Guardia di Finanza informò la Guardia Costiera che le sue motovedette stavano rientrando in porto non essendo riuscite ad intercettare il barcone a causa delle condizioni meteo. Il mare era a forza 4, come ha affermato dalla Capitaneria di porto.

I militari delle Fiamme Gialle, riporta l’Ansa, chiesero anche se in quel momento ci fossero mezzi delle Capitanerie in mare, ricevendo una risposta negativa. E’ questo, secondo quanto si apprende, il contenuto della telefonata tra i due Corpi avvenuta alle 3.48 delle notte tra sabato e domenica.

Dopo aver informato, “giusto per notizia”, di non aver individuato il “target” che era stato segnalato dall’aereo di Frontex, i finanzieri chiedono infatti: “voi naturalmente non avete nulla, nel caso ci dovessero essere situazioni critiche?”.

L’imbarcazione immortalata da Frontex sabato sera

E dalla Guardia Costiera rispondono: “noi al momento in mare non abbiamo nulla”. Poco dopo i finanzieri ribadiscono che l’ultima posizione nota del barcone era, attorno alle 21 di sabato, a 40 miglia dalla costa. “E poi – aggiungono – noi dal radar non battiamo nulla”. Significa che la strumentazione di bordo delle motovedette non aveva individuato il barcone. Prima di chiudere la chiamata, infine, gli uomini delle Fiamme Gialle aggiungono: “va bene, era giusto per informarvi”.

Una sequenza che conferma come dall’avvistamento del barcone da parte di Frontex fino a pochi minuti prima della tragedia, la situazione sia stata gestita come un evento di law enforcement, non essendo emersi elementi che facessero ipotizzare una situazione di pericolo.

Nel punto rosso la posizione del barcone segnalato da Frontex a circa 40 miglia dal punto del naufragio (coordinate 38°23’02 N 017°34’07 E)