Naufragio, giovedì a Cutro il Consiglio dei ministri. Sindaco: Si terrà in sala consiliare

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

È stata fissata per giovedì 9 marzo, nel pomeriggio, la riunione del Consiglio dei ministri a Cutro annunciata ieri dalla premier Giorgia Meloni dopo il naufragio il 26 febbraio del barcone carico di migranti che ha provocato la morte accertata di 70 persone ed un numero ancora imprecisato di dispersi.

Orario, sede ed ordine del giorno della riunione saranno comunicati successivamente. A riferirlo è una nota di Palazzo Chigi.

Il Consiglio dei ministri si terrà con molta probabilità nella sala consiliare del Comune di Cutro, ha detto all’Ansa il sindaco del centro del Crotonese, Antonio Ceraso.

“La nostra sala consiliare – ha detto Ceraso – è perfettamente adeguata. Avrei fatto volentieri a meno di una riunione del Governo proprio a Cutro, perché non avrei mai voluto che proprio da noi si verificasse una tragedia simile, ma l’iniziativa della presidente Meloni è un faro acceso su quanto é avvenuto affinché non si ripeta mai più”.

“La decisione di convocare il Consiglio dei ministri proprio a Cutro dopo quanto è accaduto davanti alla nostra costa – ha aggiunto il sindaco Ceraso – dimostra che c’é un’adeguata attenzione da parte dello Stato. Il problema adesso, però, è trovare una strategia da portare a livello europeo per evitare che in futuro avvengano tragedie simili”.

“Il metodo che viene seguito per gestire queste situazioni – ha detto ancora il primo cittadino di Cutro – non mi compete. C’è però da riflettere su come avvengono questi terribili viaggi e sul perché non si faccia nulla per impedirli. Queste persone arrivano per disperazione e, pur di partire dai loro Paesi, mettono in conto anche il rischio della vita. È su questo che serve una riflessione adeguata. Il mio pensiero, comunque, resta fisso sulle vittime e sull’immane tragedia che abbiamo vissuto.

E ciò che mi chiedo come facciano i parenti delle vittime a rassegnarsi di fronte a quanto è accaduto. Il dramma che stanno vivendo é immenso. Così come mi chiedo come facciano i superstiti a continuare a vivere avendo nella mente in modo incancellabile il ricordo della tragedia che hanno vissuto”.