Reggio Calabria, Genova ucciso con la roncola. Killer: "Mi vessava"

Carlomagno

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Omicidio a Palizzi Marina nel riquadro la vittima Antonio Genova.
Omicidio a Palizzi Marina (RC). Nel riquadro la vittima Antonio Genova.

Avrebbe agito dopo “esasperanti vessazioni” Francesco Ferraro, 41 anni, presunto autore dell’agghiacciante omicidio di Antonio Genova di 50 anni, ucciso domenica sera a colpi di roncola.

L’omicidio si è consumato sulla Statale jonica 106 intorno alle 19:45 di domenica sera, quando dopo l’ennesima lite la vittima è stata prima investita col suv di proprietà di Ferraro e poi finita mortalmente con il corpo contundente. Un omicidio – secondo gli investigatori accorsi sul posto, insieme al magistrato di turno – definito di”estrema ferocia”.

Dopo una breve caccia all’assassino, alla stazione dei Carabinieri di Locri si è costituito in serata il presunto assassino Francesco Ferraro, commerciante della zona. I militari dell’Arma lo hanno fermato con l’accusa di omicidio. Già martedi prossimo il Gip potrebbe convalidare il suo arresto.

La vittima Antonio Genova
La vittima Antonio Genova

Secondo le prime ricostruzioni fatte dai Carabinieri della Compagnia di Bianco e del Gruppo di Locri, coordinati dalla Procura di Locri, il movente sarebbe riconducibile a dissidi privati. Non è ancora chiaro se Antonio Genova e Francesco Ferraro abbiano avuto nel pomeriggio una violenta lite culminata poi in serata con l’atroce delitto sull’arteria jonica. Omicidio maturato per dissapori personali che andavano avanti da “troppo tempo”. “Mi vessava, non ce la facevo più e sono andato fuori di senno”, avrebbe detto l’omicida in caserma.

Genova, residente a Milano, sembra stesse facendo footing verso le 19.30. Avvicinato dal Suv di Ferraro, c’è stato l’ennesimo diverbio. A quel punto Ferraro, secondo alcuni testimoni avrebbe detto: “Ora basta, ti ammazzo”. Scattata la molla dell’ira ha innestato la marcia e l’ha prima investito violentemente, poi è sceso dall’auto ha preso nel cofano la roncola e ha colpito più volte Genova al torace e alla testa. Inutili i soccorsi. L’uomo è deceduto durante il trasporto in ospedale.

Da quanto appreso, subito interrogati dalle forze dell’Ordine, hanno dato modo di risalire al presunto killer. Sentitosi braccato, Ferraro si è costituito alla locale stazione dei Carabinieri che ha disposto il fermo. Il presunto assassino, secondo gli investigatori, starebbe collaborando.

Gli inquirenti vogliono capire quale sia esattamente il motivo dell’omicidio. Se le presunte “vessazioni” da parte di Genova erano dovute a “screzi” e antipatie personali oppure a qualcosa di più grosso, tipo denaro dato in prestito o a debiti di gioco. Non si esclude nessuna pista, nemmeno quela passionale. Gli inquirenti stanno scavando nel passato di entrambi per capire il vero movente che ha spinto Ferraro a tanta ferocia.