400 piante di droga in un casolare, 5 arresti a Bagnara Calabra

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Francesco Violi, Mariano Delfino e Rocco Graziano Delfino. In basso i militari con la marijuana sequestrata a Bagnara Calabra
In alto da sinistra, Francesco Violi, Mariano Delfino e Rocco Graziano Delfino. In basso i militari con la marijuana sequestrata

I carabinieri di Bagnara Calabra, insieme a quelli dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria, hanno arrestato 5 persone accusate di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Si tratta di Francesco Violi, di 39 anni, Mariano Delfino, (29), Rocco Graziano Delfino, (30), tutti e tre con precedenti; e A.C., di 28 anni, nonché un ragazzo di 17 anni.

L’arresto è avvenuto in flagranza di reato. I militari, durante una perquisizione, hanno rinvenuto in un casolare sito nella frazione Ceramida di Bagnara, una piantagione di “canapa indana”, composta da 397 piante, di altezza media di circa 3 metri.

Nello specifico i Carabinieri, agli ordini del capitano Giuliano Carulli, comandante della compagnia carabinieri di Villa San Giovanni li hanno sorpresi mentre erano intenti ad essiccare e a tritare sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, per un totale di 30 chili circa, pronta per essere immessa sul mercato.

L’intera piantagione, a seguito di campionatura per successivi accertamenti di laboratorio, veniva estirpata e distrutta, mentre la sostanza stupefacente, già in essiccazione, veniva sottoposta a sequestro.

Gli arrestati, al termine delle incombenze di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Reggio Calabria “Arghillà”, ad eccezione del minore che è stato invece, condotto presso la propria abitazione, in regime arresti domiciliari, tutti in attesa del giudizio direttissimo.

L’ennesimo rinvenimento di elevati quantitativi di droga e piantagioni nell’area di Bagnara Calabra, conferma come quest’area del reggino sia florido crocevia di interessi connessi alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti.