Cafiero de Raho all’Antimafia: La ‘ndrangheta controlla tutto

Carlomagno

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Il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho
Il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho

(ANSA) – ROMA, 13 OTT – “Nel territorio di Reggio Calabria le istituzioni sono fortemente isolate, da un lato perché vi è una popolazione totalmente soggiogata dalla forza di intimidazione della ‘ndrangheta, dall’altra perché c’è confusione, non si sa con chi ci si rapporta e questo determina distanza tra popolazione e istituzione”.

Lo ha detto il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho in audizione alla Commissione Antimafia. “Le indagini – ha aggiunto – evidenziano il rapporto tra ‘ndrangheta e una rete segreta e come questa rete possa spingere sulle scelte che la città deve fare”.

Tale rete “lega professionisti, uomini della ‘ndrangheta di più alto livello e uomini delle istituzioni. La città è controllata in modo profondo che anche la manutenzione di un immobile privato impone il ricorso a soggetti che secondo la ‘ndrangheta possono lavorare in quel quartiere. Un lavoro idraulico, o di pittura può essere fatto solo da un soggetto che la ‘ndrangheta dice che può lavorare o il lavoro non si fa”.