Catturato Carmine Penna, era latitante da settembre VIDEO

Carlomagno

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Carmine Penna
Carmine Penna

Era latitante dallo scorso settembre, quando riuscì a sfuggire alla cattura nell’ambito dell’operazione “Grifone”, condotta dalla Polizia contro la cosca “Santaiti” di Seminara, blitz antimafia coordinato dalla Dda reggina. La latitanza di Carmine Penna, 37 anni, di Sinopoli, è teminata all’alba di giovedi.

Il Blitz contro i Santaiti

I carabinieri di Reggio Calabria e dello Squadrone eliportato cacciatori lo hanno scovato nella città dello Stretto all’interno di un appartamento nel quartiere Tremulini. A carico di Penna, nel provvedimento restrittivo, vengono contestate ipotesi di porto abusivo e detenzione di armi, detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati da modalità mafiose, ovvero al fine di agevolare l’attività delle cosche.

L’indagine “Grifone” aveva evidenziato cointeressenze del Penna con la cosca “Santaiti” di Seminara, la cui operatività è stata pacificamente riconosciuta nella sentenza “Cosa Mia”.
All’interno dell’appartamento di via Clearco, sulla cui proprietà sono in corso ulteriori accertamenti, al momento dell’intervento dei Carabinieri, era presente il nipote 16enne A.R.

Nel corso della perquisizione domiciliare sono state rinvenute, occultate in un vano ricavato nel sottotetto, due buste di marijuana del peso complessivo di circa 700 grammi.

Video della cattura di Carmine Penna

CHI E’ CARMINE PENNA – Carmine Penna, gravato da numerosi procedimenti penali, è ritenuto soggetto di notevole spessore criminale, contiguo con la cosca Alvaro anche in considerazione dei suoi rapporti di parentela: il nonno materno, infatti, Carmine Alvaro classe 1926 deceduto nel 2006, era il cognato di Domenico Alvaro classe 1924, deceduto nel 2010, detto “Don Micu”, giudizialmente riconosciuto come uno dei “capi” dell’omonima cosca con sentenza del Tribunale di Palmi n. 249/2000, divenuta irrevocabile, successivamente fermato nella qualità di “capo locale di Sinopoli”, nell’ambito dell’Operazione “Crimine”.

UNA SEQUELA DI LUTTI – La madre Grazia Alvaro classe 1956, risulta scomparsa dal 03 dicembre 1990, presumibilmente vittima di lupara bianca, il cui suocero Giuseppe Penna classe 1922 è stato a sua volta assassinato il 12 gennaio 1992 da Carmine Alvaro classe 1926, padre della madre di Penna.

La sorella Domenica Penna è stata uccisa nel 2001 dal marito Francescantonio Alvaro, classe 1975, trovato morto, colpito da numerosi colpi di arma da fuoco, nelle campagne di Sinopoli nel luglio 2014.