Recherche 2, coinvolti anche soggetti di Cosenza, Vibo e Catania

Carlomagno

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ARRESTATI OPERAZIONE RECHERCHE Gli arrestati nel blitz contro il clan Pesce
Gli arrestati nel blitz contro il clan Pesce il 4 aprile 2017

Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Direzione Dda di Reggio Calabria, con cui la Polizia ha avviato stamane l’operazione Recherche 2, l’ex latitante Marcello Pesce viene indicato come capo, promotore ed organizzatore dell’omonima articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante a Rosarno, con poteri decisionali e capacità di pianificazione delle azioni delittuose, degli obiettivi, delle attività economiche e di riciclaggio del denaro sporco della cosca di appartenenza.

Per esercitare il pieno controllo del trasporto di merci su gomma, Marcello Pesce era riuscito a mettere in piedi un sistema di società (Getral, Le Tre Stagioni, Azienda Agricola Rocco Pesce) intestate a prestanomi che sono stati arrestati nel corso dell’operazione.

Nel traffico di sostanze stupefacenti gestito dall’articolazione della cosca Pesce, erano coinvolti anche soggetti della provincia di Cosenza, Vibo Valentia e Catania. I trafficanti rosarnesi, godendo evidentemente di molta credibilità, avevano anche svolto attività di mediazione per l’acquisito di rilevanti quantitativi di marijuana tra alcuni soggetti catanesi e fornitori cosentini. Contestate tre cessioni di marijuana di 38, 67 e 4 kg. Contestato anche il delitto di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.