Gli sequestrano il frantoio ma ci torna al lavoro, arrestato

Carlomagno

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sversamento reflui fiume, arrestato Domenicantonio FerraroI carabinieri appena qualche giorno fa gli avevano sequestrato il frantoio perché i liquidi e gli scarti della lavorazione delle olive sversavano incontrollati nel sottosuolo e in un torrente. Ma il proprietario, Domenicantonio Ferraro, 50 anni, ha violato i sigilli di sequestro tornando al suo lavoro e per questo è stato arrestato dai carabinieri di Rizziconi e dai militari della Capitaneria di porto di Gioia Tauro con l’accusa di violazione dei sigilli.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso all’interno della sua attività posta sotto sequestro per violazione di norme ambientali il 5 dicembre scorso. In quella occasione, il provvedimento era stato preso per inibire la prosecuzione dell’attività lavorativa e prevenire ulteriori sversamenti sul suolo e nelle acque sotterranee.

Nei giorni precedenti alcuni cittadini avevano segnalato una colorazione anomala della acque del fiume Budello, da ricondurre presumibilmente allo sversamento di reflui derivanti proprio dalla lavorazione delle olive. Carabinieri e militari della Capitaneria, nel corso di un controllo per verificare il rispetto del provvedimento, hanno trovato il titolare del frantoio intento a lavorare con i macchinari sequestrati.