Evade da Rosarno e se ne va a spasso in stazione a Villa. In cella 58enne

L'uomo è stato trovato in possesso di un “chiavino triplo”, in dotazione al personale delle Ferrovie dello Stato, utilizzato per l’apertura e chiusura delle porte dei treni.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Polfer Villa San Giovanni: Evade da Rosarno e se ne va a spasso a Villa. In cella 58enne

Agenti della Polizia ferroviaria di Villa San Giovanni, hanno arrestato Michelangelo Caucini, 58 anni, evaso dalla sua abitazione sita a Rosarno, dove era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ordinanza del Tribunale di Catanzaro del 4 gennaio 2018.

In particolare, nel pomeriggio del 19 marzo scorso l’uomo è stato notato all’interno dello scalo ferroviario di Villa San Giovanni, intento ad osservare le vetrine degli esercizi commerciali. Avvistata la pattuglia in uniforme della Polfer, l’uomo cambiava improvvisamente direzione di marcia per poi entrare nel primo negozio utile mettendo in atto quello che agli Agenti della Polizia di Stato è apparso come un chiaro tentativo di sottrarsi ad un possibile controllo.

Fermato ed identificato, è emerso che Caucini, oltre ad annoverare numerosi pregiudizi penali e di polizia per furto, ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Più approfonditi accertamenti hanno evidenziato, inoltre, come Caucini, nello scorso mese di febbraio, avesse violato la misura per ben sette volte.

A peggiorare la sua posizione è stato, infine, il risultato della perquisizione personale, poiché, nella tasca dei pantaloni, i poliziotti hanno recuperato un “chiavino triplo”, in dotazione al personale delle Ferrovie dello Stato, utilizzato per l’apertura e chiusura delle porte dei treni. Dopo le formalità di rito, questa volta l’uomo, su disposizione del magistrato di turno, veniva associato presso la casa circondariale di Reggio – Arghillà.