Nipote boss tenta di portare la Madonna, bloccato e allontanato

A Polsi. Il giovane ha tentato di approfittare della confusione provocata dall'elevato numero di fedeli accorsi al Santuario e di intrufolarsi tra i portatori.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

(ANSA) – SAN LUCA (REGGIO CALABRIA), 2 SET – Il nipote di un boss di ‘ndrangheta di Bagnara Calabra (Reggio Calabria), che fu arrestato nell’operazione “Crimine”, ha tentato di infiltrarsi tra i portatori della statua della Madonna di Polsi, durante la festa che si è svolta oggi, ma è stato subito individuato ed allontanato dai carabinieri impiegati nei servizi di ordine pubblico.

Il giovane ha tentato di approfittare della confusione provocata dall’elevato numero di fedeli accorsi al Santuario e di intrufolarsi tra i portatori, violando le prescrizioni imposte dagli organizzatori dei festeggiamenti e dalla Diocesi di Locri finalizzate ad evitare indebite intromissioni, ma è stato subito bloccato dai carabinieri e condotto nel presidio istituito dall’Arma proprio a Polsi.

Nei suoi confronti, comunque, dopo i controlli di rito, non è stato adottato alcun provvedimento.