Simulavano incidenti stradali per frodare le assicurazioni, 7 indagati

Dagli accertamenti dei carabinieri di Reggio sono emerse richieste risarcitorie per oltre 100 mila euro e truffe seriali realizzate con l'attuazione reiterata di un protocollo collaudato per ingannare le compagnie.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Simulavano incidenti stradali per frodare le assicurazioni. E’ l’accusa mossa dalla Procura di Reggio Calabria, al termine di indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale, nei confronti di 7 persone tra le quali due fratelli, avvocati del foro di Reggio, A.T., di 37 anni, e U.T. (42).

Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe assicurative, falsa testimonianza e corruzione. A capo dell’organizzazione vi sarebbero stati i due legali.

L’inchiesta, denominata “VIII comandamento”, è iniziata dopo le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Dagli accertamenti sono emerse richieste risarcitorie per oltre 100 mila euro e truffe seriali che venivano realizzate con l’attuazione reiterata di un protocollo collaudato per ingannare le assicurazioni.

Gli investigatori hanno compiuto una serie di perquisizioni a carico degli indagati sequestrando anche un’autocarrozzeria ed un centro protesi dentale a Reggio Calabria.