‘Ndrangheta, arrestato un latitante ricercato per traffico di droga

Nella rete di Guardia di finanza e carabinieri è finito Domenico Romeo, 39 anni considerato vicino al clan Alvaro di Sinopoli. L'uomo è stato sorpreso in una abitazione in Aspromonte in compagnia di moglie e figli

Carlomagno

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Finanzieri e carabinieri di Genova, Palmi e Reggio Calabria hanno rintracciato e arrestato Domenico Romeo, di 39 anni, ricercato dal luglio scorso per traffico di droga.

L’uomo, catturato in Calabria, era sfuggito ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte della DDA di Genova per traffico internazionale di stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose nell’ambito dell’indagine “Buon vento genovese” della Guardia di Finanza del capoluogo ligure.

I militari dell’Arma, sulle tracce dell’uomo da alcuni mesi, sono riusciti a individuarlo in un’abitazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Reggio Calabria) dove si nascondeva e domenica mattina, dopo aver cinturato l’intera area, hanno fatto scattare il blitz sorprendendo Romeo nell’appartamento, dove è stato trovato in compagnia della moglie, del figlio minorenne e di altri familiari. L’uomo, all’apertura della porta, vistosi ormai alle strette, non ha posto alcuna resistenza, comprendendo che oramai la propria latitanza era terminata.

Romeo, con alle spalle diversi precedenti per traffico di stupefacenti, è risultato al centro di un ingente traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Colombia e gestito da esponenti del clan di ‘ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli, al quale risulta affiliato anche l’ormai ex latitante, che, secondo quanto emerso nel corso delle indagini della Guardia di Finanza di Genova, contrattavano direttamente l’acquisto di carichi di stupefacenti con esponenti dei cartelli del narcotraffico sudamericano.

Nel corso delle indagini delle fiamme gialle, svolte in cooperazione giudiziaria internazionale con le autorità spagnole, francesi, colombiane e statunitensi, furono sequestrati nel porto di Genova 368 kg di cocaina purissima, corrispondenti ad un valore di circa 100 milioni di euro, e catturati tre complici del ROMEO, per le cui cattura furono avviate nell’immediatezza indagini su scala internazionale.

L’arresto di Romeoè stato possibile grazie alla cooperazione tra diversi Reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno collaborato sinergicamente nelle attività volte alla ricerca e alla cattura del latitante, che, confidando nell’appoggio della cosca Alvaro, si era rifugiato proprio nel territorio aspromontano storicamente controllato dall’agguerrita cosca dei “signori della montagna”, dove è stato però scovato grazie alla capillare presenza dell’Arma e alla determinante specificità dello ”Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria”, in grado di operare in difficili contesti come quello aspromontano.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Reggio Calabria Arghillà a disposizione dell’autorità giudiziaria.