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Oltre mezza tonnellata di Cocaina è stata scoperta e sequestrata dagli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria e dai colleghi di Palmi nella Piana di Gioia Tauro. Gli agenti, dopo il ritrovamento dell’ingente quantitativo di droga hanno arrestato Rocco Molè, di 25 anni, figlio dell’ergastolano Girolamo Molè (59 anni), considerato vertice dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta operante a Gioia Tauro.
L’operazione di polizia – coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi diretta dal Procuratore Ottavio Sferlazza e coordinata dal pm Daniele Scarpino – trae origine da alcune perquisizioni eseguite qualche giorno fa dagli agenti presso un capannone e alcuni terreni nella disponibilità di Rocco Molè in località Sovereto di Gioia Tauro.
All’interno del capannone, dentro alcune ceste di plastica sono stati rinvenuti 150 panetti di cocaina sistemati, due per ogni busta di cellophane termosaldata, in 75 pacchi.
Le perquisizioni estese ad alcuni fondi coltivati ad agrumeto nelle vicinanze del capannone – anch’essi nella disponibilità di Rocco Molè – consentivano di individuare un ulteriore ingente carico di cocaina, occultato al di sotto della superficie del terreno.
Determinante ai fini del ritrovamento del carico di droga è stata l’arguzia e la spiccata esperienza di settore che portava gli operatori della Squadra Mobile ad accorgersi che in determinato punto la superficie del terreno appariva manomessa.
Le conseguenti operazioni di scavo portavano alla luce altri 340 panetti di cocaina contenuti in pacchi di plastica sigillati. Gli esami speditivi di Polizia Scientifica consentivano di accertare che la sostanza rinvenuta in panetti era cocaina e che il peso complessivo lordo era di 537 chilogrammi.
Ulteriormente estesa all’abitazione di Rocco Molè a Gioia Tauro, la perquisizione consentiva di procedere al rinvenimento e sequestro di un ingente quantitativo di marijuana, custodita all’interno di 53 involucri elettro saldati, per un peso complessivo di quasi 25 kg.
Di fronte all’evidenza del rinvenimento dell’ingente quantitativo di cocaina all’interno di una struttura e nei luoghi a lui riconducibili – di cui possedeva le chiavi di accesso – Rocco Molé, che era presente sul posto nel corso delle perquisizioni, dichiarava spontaneamente agli investigatori della Squadra Mobile di essere l’unico detentore responsabile della quantità di droga sequestrata, sicché veniva tratto in arresto e tradotto, al termine degli accertamenti di rito, presso la casa circondariale di Palmi, a disposizione della competente autorità giudiziaria. L’arresto è stato convalidato dal gip.