Truffa e abusi, sequestrato l’Agriturismo del sindaco di Cosoleto. Tre denunce

Carlomagno

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I Carabinieri del Nas in collaborazione con i militari di Palmi hanno sequestrato l’agriturismo “Casa Gioffrè”, sito in nel comune di Cosoleto (Reggio Calabria), di proprietà dell’attuale sindaco Antonino Gioffrè, nonché proprietà immobiliari pari a quasi 75 mila euro. Il primo cittadino è stato denunciato insieme all’ex vicesindaco e a un tecnico comunale, Giuseppe Modafferi e Giuseppe Toscano.

A Gioffrè e agli altri due vengono contestati i reati in concorso di abuso di ufficio perché, – spiegano gli investigatori – Giuseppe Toscano, in qualità di istruttore del procedimento amministrativo, Giuseppe Modafferi, nella qualità di vicesindaco del Comune di Cosoleto e firmatario dell’atto, in concorso morale e materiale con Antonino Gioffrè, nella qualità formale di responsabile del procedimento “Suap” (Sportello unico per le attività produttive, ndr) Comune di Cosoleto nonché di soggetto interessato e beneficiario, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio (Gioffrè), comunque in violazione di legge e di regolamento, non eseguivano l’istruttoria relativa alla “Scia” (Segnalazione certificata di inizio attività, ndr) presentata da Gioffré, in merito all’immobile, da destinare ad attività di agriturismo “Casa Gioffrè” in violazioni delle norme regionali sull’attività agrituristica e quelle sulla ristorazione, procurando – si legge in una nota – con tale condotta un ingiusto vantaggio patrimoniale a Antonino Gioffrè, consistito nella conclusione del procedimento e nell’emissione dell’attestazione di regolarità della “Scia”, consentendo così l’apertura di attività di agriturismo.

Il sindaco Antonino Gioffrè è accusato inoltre “per reiterati abusi edilizi eseguiti all’interno del predetto agriturismo e per il reato di truffa aggravata poiché con artifici e raggiri consistiti nell’avere presentato al Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione di Catanzaro, della Regione Calabria, una serie di documentazione palesemente falsa otteneva fraudeletemente con tale condotta la somma di 74.934,73 per la realizzazione dell’agriturismo”. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palmi.