‘Ndrangheta, c’è un nuovo pentito a Reggio Calabria

Salta il fosso Antonino Filocamo, considerato affiliato al clan Serraino. Arrestato con l'operazione "Pedigree", è ritenuto attendibile dalla Dda

Carlomagno

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Aula tribunale

Ci sarebbe un nuovo collaboratore di giustizia a Reggio Calabria. Si tratterebbe di Antonino Filocamo, già coinvolto in inchieste contro la ‘ndrangheta nello Stretto. La notizia, data dall’Ansa, è trapelata stamattina poco prima delle udienze fissate per oggi davanti al Tribunale del Riesame.

Filocamo è ritenuto un presunto affiliato alla cosca Serraino che è stato arrestato il 9 luglio scorso nell’ambito dell’operazione “Pedegree” con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.

L’indagato, secondo quanto scrive l’agenzia, è stato trasferito in un carcere fuori della Calabria destinato ai collaboratori di giustizia, in attesa di poter rendere dichiarazioni più dettagliate ai pm guidati dal procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri. Da quanto trapela il pentito sarebbe attendibile.

Secondo quanto emerso nell’ambito dell’inchiesta “Pedegree”, Antonino Filocamo avrebbe “assicurato sostegno economico e materiale” al boss Maurizio Cortese durante il periodo di detenzione di quest’ultimo.

Coordinata dai pm Stefano Musolino, Walter Ignazitto, Sara Amerio, Paola D’Ambrosio e Diego Capece Minutolo, l’inchiesta avrebbe dimostrato come Filocamo abbia agevolato le comunicazioni del capocosca dei Serraino con l’esterno del carcere.

Per conto di Maurizio Cortese, inoltre, avrebbe formulato richieste estorsive a imprenditori e commercianti che dovevano sostenere economicamente i detenuti affiliati alla cosca.

Il nuovo pentito si era visto sequestrare anche il bar “Royal Café” che gestiva sul viale Calabria, a poche decine di metri dall’aula bunker. Durante la perquisizione dell’esercizio commerciale, il giorno dell’arresto, gli agenti della Squadra mobile hanno trovato una pistola riconducibile a Filocamo.