Piante di marijuana per una ventina di kg, tre arresti a Rosarno

I carabinieri hanno scoperto una coltivazione indoor costituita da 26 piante di marijuana di 3 metri di altezza per un totale di 15 kg circa ricavabili di stupefacente. Trovate altre 8 buste di "maria" per cinque kg. Un giovane ai domiciliari è stato sorpreso con mezzo chilo di "erba" in casa.

Carlomagno

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Nel corso di controlli antidroga, i Carabinieri di Rosarno, insieme ai Cacciatori di Calabria e ai militari delle Compagnie di Gioia Tauro e Reggio Calabria, hanno arrestato 3 rosarnesi di 25, 26 e 29 anni per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

A seguito di una perquisizione compiuta all’interno di un’abitazione di via Colletta, a Rosarno, i militari hanno rinvenuto una vera e propria piantagione indoor costituita da 26 piante di marijuana di 3 metri di altezza in media per un totale di 15 kg circa ricavabili di stupefacente.

Al piano superiore dell’appartamento, è stato scovato anche un essiccatoio adibito per la raffinazione ed un laboratorio specifico per il confezionamento in dosi dello psicotropo.

I militari, inoltre, da una successiva perquisizione estesa anche ad altri immobili di proprietà dei due rosarnesi – in particolare un ristorante e un altro appartamento sito al pianto superiore dello stesso stabile – hanno rinvenuto all’interno di quest’ultimo, otto sacchi di marijuana pronti per la vendita al dettaglio, del peso complessivo di kg 5 circa.

I due arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Palmi in attesa dell’udienza, all’esito della quale il gip ha convalidato gli arresti disponendo la custodia cautelare in carcere per il 25enne e rimettendo in libertà il ventiseienne.

Nel medesimo contesto operativo, i militari della stazione di San Ferdinando hanno arrestato in flagranza un 29enne rosarnese, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in quanto trovato in possesso di un quantitativo di marijuana pari a 576 grammi. Lo stupefacente rinvenuto dai carabinieri all’esito della perquisizione domiciliare, era stato occultato all’interno di una busta di plastica in uno stanzino della cucina adibito a sgabuzzino.

Il giovane, recidivo, già era stato tratto in arresto lo scorso 26 giugno poiché colto in flagrante dai militari, mentre era intento a coltivare una piantagione di circa 100 piantine di marijuana all’interno di un giardino in pieno centro a Rosarno, proprio dietro la sua abitazione in via Sandulli. Il 29enne, è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari, confermati anche all’esito dell’udienza di convalida dal tribunale di Palmi.