Rapine, furti e droga, cinque arresti nella Piana di Gioia Tauro

Carlomagno

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Agenti di polizia del Commissariato di Gioia Tauro, hanno arrestato cinque persone residenti nella provincia di Reggio Calabria perché accusate di reati contro il patrimonio e di reati in materia di stupefacenti.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice presso il Tribunale di Palmi, Manuela Morrone su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi.

Degli arrestati la Polizia ha diffuso solo le iniziali. A carico di F.S., di 53 anni, residente a Rosarno (RC) e di S.G., di 30, residente a Gioia Tauro è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere, ed a carico di B.A., 32enne, D.F., di 29, e M.G., (38), tutti residenti a Rosarno, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Agli indagati sono stati contestati numerosi episodi di rapina e furto, reati pluriaggravati in concorso, anche con l’uso di armi da fuoco e ricorrendo, di solito ad abili stratagemmi qualificandosi alle vittime come appartenenti alla Polizia di Stato oppure all’Arma dei Carabinieri, al fine carpirne la fiducia, salvo, successivamente, aggredirli, rapinarli o derubarli in strada o presso le loro abitazioni. Contestati anche la detenzione e porto di armi comuni da sparo; detenzione e spaccio di droga; danneggiamento di autovettura mediante incendio.

A partire dai primi mesi dell’anno 2019, gli investigatori hanno avuto modo di constatare una notevole recrudescenza, nell’intera Piana di Gioia Tauro, di reati contro il patrimonio – in particolare le rapine ed i furti presso abitazioni private – che, benché avessero colpito bersagli differenti (tra comuni cittadini, esercizi commerciali, corrieri di società di spedizioni), mostravano una serie di “analogie” e “serialità” nelle modalità operative.

I Poliziotti hanno condotto, mirate investigazioni, supportate da attività tecniche di intercettazione, ambientale e telefonica, a carico di taluni soggetti, che hanno consentito di fare emergere evidenze probatorie tali permettere la denuncia di 14 soggetti e la successiva adozione, a carico di 5 di questi, di adeguate misure cautelari restrittive.

Sulla scorta delle evidenze derivanti dalle attività tecniche d’intercettazione telefonica, riscontrate da pedinamenti, appostamenti ed attività operative sul territorio della Polizia di Stato, è affiorata l’esistenza di un’unica “regia” nella perpetrazione di taluni episodi di rapina e furto – ne sono stati analizzati dodici, tutti avvenuti nella Piana di Gioia Tauro, in particolare tra Rosarno e Gioia Tauro, nel 2019.

Dette evidenze probatorie, secondo l’accusa, “hanno permesso l’identificazione certa dei responsabili di ben 5 rapine pluriaggravate, commesse anche con l’uso di armi da fuoco, 1 furto pluriaggravato, un episodio di danneggiamento mediante incendio di un’autovettura avvenuto a Gioia Tauro ed innumerevoli episodi di vendita e detenzione illecite di sostanze stupefacenti a terzi acquirenti”.