Estradato dall’Albania indagato coinvolto in inchiesta antidroga “Magma”

Carlomagno

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L'aeroporto di Fiumicino

Quest’oggi, all’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci, finanzieri dello Scico di Roma e del Gico di Reggio Calabria, con il supporto del Gruppo di Fiumicino, hanno concluso la procedura di estradizione dell’indagato Ardjan Cekini, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale reggino in data 5 dicembre 2019, non eseguito in quanto irreperibile all’estero e successivamente arrestato in data 26 maggio 2020, in esecuzione del mandato di cattura internazionale.

Cekini, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, è stato indagato nell’ambito dell’operazione Magma, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto, Gaetano Paci e dal pm Francesco Ponzetta condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dallo Scico di Roma, conclusa nel novembre 2019 con l’esecuzione di 45 misure cautelari per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illegale di armi.

Le attività investigative hanno consentito di destrutturare completamente la cosca di ‘ndrangheta riconducibile ai Bellocco di Rosarno (RC) e le sue articolazioni extra regionali, traendo in arresto tutti i membri apicali della prefata famiglia, appartenente al “mandamento tirrenico” e operante nella piana di Gioia Tauro, in Emilia Romagna, in Lazio e in Lombardia.

Il gruppo criminale, articolato su più livelli e dotato di elevatissime disponibilità finanziarie, allo scopo di importare la cocaina, individuava in Sudamerica, in particolare in Argentina e Costarica, fonti di approvvigionamento di ingenti partite di quella sostanza stupefacente da inviare in Italia via mare occultatein appositi borsoni all’interno di container.

Per tali finalità, uomini della cosca Bellocco si sono serviti di alcuni emissari che hanno effettuato diversi viaggi all’estero – al fine di visionare lo stupefacente e contrattare con i referenti in loco per organizzare gli aspetti logistici dell’importazione – e, tra questi, Ardjan Cekini, ritenuto avamposto della ‘Ndrina “Bellocco” nell’area balcanica, il quale partecipava – insieme ad altri sodali – ad organizzare l’acquisto in Spagna di circa 20 kg di cocaina e forniva all’organizzazione apparati per comunicazioni telematiche criptate.