Smaltivano rifiuti illegalmente poi li bruciavano, 5 arresti e novanta denunce

Carlomagno

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E’ di cinque arresti, 90 denunce e 26 veicoli sequestrati il bilancio dell’operazione “Madre Natura” contro lo sversamento illecito di rifiuti e incendi dolosi nell’area di Gioia Tauro.

Il blitz è stato eseguito stamattina all’alba dai carabinieri nelle province di Reggio Calabria, Mantova e Ravenna. Le persone arrestate sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare perché ritenute responsabili, a vario titolo, di combustione illecita di rifiuti, incendio ed evasione. Uno di loro era evaso dai domiciliari per appiccare le fiamme ai cumuli di immondizia.

Il sequestro, disposto dal gip su richiesta della Procura di Palmi, riguarda un’indagine, condotta dai carabinieri di Gioia Tauro, iniziata nel 2019 e che ha avuto risvolti fino ad oggi.

L’operazione è nata con il fine di arginare il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti, pericolosi e non, tra i quali eternit, pneumatici usurati, materiale plastico e di risulta da attività di edilizia, vernici ed altro che, negli ultimi anni, avevano ormai trasformato il quartiere in Contrada Ciambra e la via Asmara di Gioia Tauro in vere e proprie discariche a cielo aperto, deturpando profondamente l’ambiente e minando l’incolumità e la salute pubblica dei residenti, specialmente a seguito degli episodi di incendi dolosi di vario materiale avvenuti nel corso degli anni.

Gli accertamenti hanno consentito di accertare l’esistenza di discariche a cielo aperto dove venivano sversati rifiuti di ogni tipologia, ad opera di privati cittadini.

Stando all’inchiesta, allo scopo di liberare le strade dai cumuli di rifiuti, inoltre, diversi indagati erano soliti appiccare incendi che nel giro di poco tempo si propagavano coinvolgendo la vegetazione.

In alcuni casi solo grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, allertati dai carabinieri, sono state scongiurate conseguenze peggiori e disastri ambientali. Gli inquirenti hanno anche accertato una serie innumerevole di condotte illecite come attività di gestione non autorizzata di rifiuti e violazione di sigilli relativamente alle aree sottoposte a sequestro. Sequestrati 26 veicoli utilizzati per gli sversamenti illeciti dei rifiuti.