Trovato un arsenale di armi nel reggino, due arresti

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Un arsenale di armi da fuoco è stato individuato e sequestrato dai carabinieri in diversi siti disseminati per il territorio di Gioia Tauro. Due persone, R.C., di 38 anni, e A.G., di 65, entrambi con precedenti, sono state arrestate con l’accusa di detenzione illegale di armi.

I militari del Gruppo di Gioia Tauro, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, assieme a personale del Gruppo operativo speciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, nel corso di un’attività di controllo all’interno di abitazioni e terreni, garage, rimesse, fondi agricoli, terreni incolti e zone adibite alla custodia degli animali, hanno recuperato diverse armi clandestine.

In particolare, all’interno di un locale adibito all’allevamento intensivo di conigli, è stato trovato un contenitore a tenuta stagna, del tipo di quelli utilizzati per custodire le armi sotto terra, contenente un silenziatore da arma lunga, una pistola con matricola abrasa, alcune componenti del fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come ‘Kalashnikov’, e centinaia di proiettili di vario calibro, anche da guerra.

In un garage di un’abitazione, all’interno di un vecchio forno in disuso, accatastato tra i rifiuti, è stato recuperato, invece, un fucile a pompa oliato e pronto per l’uso. In un altro sito ancora, all’interno di un capannone in lamiera, apparentemente dismesso, sono state trovate due pistole cariche e in perfetto stato di conservazione, anch’esse private di ogni riferimento matricolare. Anche la cuccia di un pitbull era stata utilizzata per nascondere le armi clandestine, utilizzando come nascondiglio alcune componenti strutturali all’interno delle quali sono state recuperate altre tre pistole. I due arrestati sono stati tradotti nel carcere di Palmi.