Lite tra parenti per questioni confini, uno spara e ferisce “rivale”: 2 arresti

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Hanno sparato ad un vicino per problemi di confini di un terreno ed hanno aggredito la moglie della vittima, loro parente, ma sono stati arrestati dai carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte per tentato omicidio. Il ferito non è in pericolo di vita.

I militari, il 2 novembre scorso, sono stati contattati dal 118, dopo che un soggetto con ferite d’arma da fuoco alla gamba, è arrivato al posto di primo soccorso con una vistosa perdita di sangue. Acquisite le prime informazioni, i carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto accertando che la vittima era stata minacciata da due uomini armati di pistola e bastoni, aggredita e infine ferita da un colpo di pistola in prossimità dell’inguine.

I due poi hanno aggredito anche la moglie della parte lesa, che è una loro parente. Il fatto è avvenuto nelle campagne di Melicuccà, su terreni contesi da tempo tra le famiglie coinvolte, oggetto di liti pregresse riguardo i diritti di passaggio e definizione dei confini delle proprietà.

Al momento la vittima, ricoverata nell’ospedale di Reggio Calabria, è fuori pericolo avendo subito lesioni non letali solo per pura casualità. I carabinieri, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, hanno tuttavia rilevato un intento particolarmente aggressivo nella commissione del reato, tale da configurare la possibilità che l’aggressione potesse concretamente portare alla morte.

Gli investigatori si sono quindi messi alla ricerca dei due uomini che, in meno di due ore dall’aggressione, sono stati identificati e individuati nell’abitazione di uno dei due.

Fatti i rilievi e nonostante i due uomini si fossero già cambiati gli abiti tentando di inquinare le prove, l’ausilio della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando provinciale di Reggio Calabria ha consentito ai militari di repertare indumenti e cellulari per successive analisi ancor più approfondite.

Rilevato il possibile pericolo di fuga, i militari, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti dei due uomini che sono stati condotti al carcere di Palmi in attesa della pronuncia dell’Autorità Giudiziaria. Per i due potrebbe scattare anche la denuncia per minaccia aggravata, lesioni personali, porto e detenzione abusiva di armi.