Sbarchi nel reggino, fermati 7 scafisti. Denunciati tutti i migranti per ingresso illegale

I sette trafficanti sono ritenuti responsabili dello sbarco di 237 immigrati a Roccella e a Reggio

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
migranti
archivio

Nei giorni scorsi, gli Agenti della Polizia di Stato della Sezione investigativa del Commissariato di pubblica sicurezza di Siderno e militari della Guardia di finanza hanno eseguito il fermo di quattro cittadini extracomunitari, ritenuti responsabili di due distinti sbarchi avvenuti nei giorni scorsi presso il Porto di Roccella Ionica.

Le attività info-investigative condotte hanno permesso di raccogliere elementi indiziari utili per acclarare la responsabilità dei predetti nel trasporto dei clandestini.

In particolare, sono stati fermati due cittadini di nazionalità uzbeca, ritenuti responsabili dello sbarco di 46 cittadini extracomunitari avvenuto il 9 dicembre scorso, e due cittadini di nazionalità siriana, ritenuti responsabili dello sbarco di 105 cittadini extracomunitari avvenuto in data 8 dicembre.

Analoga attività è stata svolta dal personale della Squadra mobile di Reggio Calabria unitamente a quello della Guardia di finanza, il cui esito ha portato al fermo di tre cittadini turchi, ritenuti responsabili dello sbarco di 86 migranti avvenuto il 6 dicembre scorso presso il Porto di Reggio Calabria.

Tutti i migranti clandestini – informa la Questura di Reggio – sono stati denunciati per l’ingresso illegale nel territorio nazionale, mentre i fermati sono stati associati rispettivamente presso la casa circondariale di Locri e presso la casa circondariale di Arghillà per i successivi provvedimenti di competenza dell’autorità giudiziaria.