In arrivo migliaia di migranti soccorsi in mare, in campo anche la Marina militare

Carlomagno

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Migliaia di migranti sono stati soccorsi negli ultimi giorni nello Ionio e nel canale di Sicilia. Per far fronte all’impegno Sar è intervenuta anche la Marina Militare per supportare la Guardia Costiera nelle operazioni di soccorso a imbarcazioni di migranti al largo della Sicilia, regione che insieme alla Calabria, sarà punto di approdo.

“La Guardia Costiera in difficoltà nell’area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio, durante interventi di propria competenza ha chiesto supporto alla Marina Militare”, fa sapere il ministero della Difesa citato dall’Adnkronos.

“È stato disposto – spiega il ministero – l’immediato intervento di Nave Sirio, già presente nell’area per le proprie attività operative, ad integrazione dei mezzi della Guardia Costiera attualmente impegnati sulla scena luogo dell’azione. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta”.

Oltre mille persone sono segnalate in pericolo al largo delle coste della Calabria. Le motovedette della Guardia costiera stanno intervenendo per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Nave Dattilo e le motovedette Sar, invece, sono intervenute per altre due carrette del mare con circa 800 migranti che si trovano a circa 100 miglia a sud est di Roccella Ionica.

I soccorsi sono coordinati dalla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma in area Sar italiana. Le operazioni risultano “particolarmente complesse per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva”, spiegano dalla Guardia costiera. Previsto anche l’impiego di un aereo Atr 42, di Nave Corsi e di Nave Visalli della Guardia costiera.

Intanto, è previsto per domani attorno alle 11 l’arrivo nel porto di Reggio Calabria di nave “Diciotti”, della Guardia costiera, con a bordo circa seicento migranti soccorsi negli ultimi giorni in vari punti del Mediterraneo, riporta l’Ansa.

L’attività di primo soccorso e di assistenza ai migranti, al loro arrivo, sarà coordinata dalla Prefettura di Reggio Calabria, che provvederà anche alla loro distribuzione su tutto il territorio nazionale, secondo il piano di riparto concordato col Ministero dell’Interno.

La situazione dei migranti soccorsi nel Mediterraneo, con la decisione di portarne 600 a Reggio Calabria, è stata esaminata anche alla luce del sovraffollamento che si registra nell’hotspot di Lampedusa e la conseguente impossibilità di ospitarvi altre persone.