Scoperto un “cimitero” di auto abbandonate, denunce e sanzioni

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

A Reggio Calabria – Cannavò, nel corso di servizio a largo raggio finalizzato a prevenire e reprimere la commissione di reati in materi ambientale, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 43enne, reggino, già noto alle Forze dell’Ordine, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri della locale Stazione e della Stazione forestale di Reggio Calabria che, qualche giorno addietro hanno sottoposto a controllo un’area adibita al deposito incontrollato di rifiuti, in località “San Cristoforo” in uso all’uomo, dove hanno rinvenuto 25 carcasse di autovetture e numerose parti meccaniche e strutturali di vari veicoli, in totale stato di abbandono e gestiti in maniera incontrollata, non correttamente smaltiti.

Ad esito delle attività di accertamento, sono state contestate sanzioni di circa 7 mila euro, nel complesso, nei confronti del soggetto denunciato all’ Autorità Giudiziaria, al quale è stato intimato anche il ripristino dello stato dei luoghi nell’arco di 60 giorni.

L’attività rappresenta ancora una volta la prosecuzione della complessa strategia di protezione dell’ambiente e della natura che vede i Carabinieri reggini costantemente impegnati nella quotidiana azione di prossimità ambientale oltre che della piena sinergia tra i Reparti dell’ Organizzazione territoriale e forestale dell’Arma, attraverso la collaborazione e coordinamento nell’ azione di analisi informativa e vigilanza sul territorio, monitoraggio e contrasto delle varie espressioni di attacco al patrimonio paesaggistico e di “vigilanza sul ciclo dei rifiuti”.

Risale solo al novembre scorso, ricordiamo, un’analoga attività condotta dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, che aveva portato alla denuncia di un 42enne e al sequestro della ditta di rottamazione di veicoli, a Catona in località “Concessa”, di cui era titolare, per la presenza nell’area di veicoli fuori uso non correttamente smaltiti oltre che di uno scarico non autorizzato di olii e acque reflue.