Giallo nell’omicidio Prestia, Francesco forse giustiziato

Carlomagno

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La vittima, Francesco Prestia Lamberti
La vittima, Francesco Prestia Lamberti

E’ giallo sulla morte di Francesco Prestia Lamberti, il ragazzo di 16 anni ucciso a Mileto a colpi di pistola da un quindicenne nella tarda serata di lunedì scorso. Il giovane potrebbe essere stato giustiziato, vittima cioè di una esecuzione a freddo, e non al culmine di un litigio come è emerso in un primo momento.

Da quanto trapela infatti Francesco Prestia sarebbe stato rinvenuto cadavere con le mani in tasca, circostanza questa che porterebbe a escludere una colluttazione prima degli spari. Per il delitto si è auto accusato un giovane di 15 anni, A.P., figlio di un pregiudicato coinvolto a gennaio in una operazione sul narcotraffico (Stammer), il quale si è costituito in caserma.

Il movente sarebbe riconducibile a una ragazza contesa. Sulla scena del crimine sarebbero state presenti tre persone: la vittima, l’assassino e un giovane di 19 anni che da quanto trapela avrebbe accompagnato in auto i due in aperta campagna dove è poi avvenuto l’omicidio.

Al momento la Procura della Repubblica di Vibo Valentia non ha adottato alcun provvedimento nei confronti del 19enne che si è presentato ieri sera ai carabinieri per rendere dichiarazioni spontanee in merito all’omicidio.

Ai magistrati il maggiorenne avrebbe sostanzialmente confermato la versione fornita dall’amico minorenne. La vicenda, comunque, presenta ancora alcuni lati da chiarire. Il racconto del minore, A.P., non ha convinto del tutto gli inquirenti. Si indaga per fare piena luce su un fattaccio che ha tutte le caratteristiche di un delitto d’onore.