Tenta di uccidere i nipoti responsabili della fine del suo matrimonio

Svolta clamorosa sul ferimento di un giovane colpito da un proiettile alla spalla nel vibonese. A sparare sarebbe stato lo zio che voleva regolare i conti per motivi passionali

Carlomagno

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carabinieri san gregorio arrestano Michele Simonetti

Avrebbe tentato di uccidere i nipoti per motivi passionali. E’ questa la clamorosa svolta nelle indagini sul ferimento di un giovane incensurato a San Gregorio d’Ippona, centro del Vibonese. La sera dell’8 ottobre, a esplodere colpi d’arma da fuoco nei confronti del 23enne sarebbe stato lo zio che aveva chiesto un incontro chiarificatore a un altro nipote, fratello più piccolo del ferito, perché lo riteneva responsabile della fine del suo matrimonio.

All’appuntamento, in via precauzionale, si era presentato anche la vittima, e l’uomo – Michele S., di 40 anni fermato ieri sera dai carabinieri di Vibo Valentia con l’accusa di tentato omicidio -, avrebbe esploso almeno cinque colpi di pistola tentando di far fuori entrambi ma uno solo sarebbe andato a segno colpendo il ventitreenne alla spalla.

La giovane vittima, in ospedale ha mentito sul motivo degli spari, raccontando agli uomini dell’Arma una versione poco credibile. Non era vero infatti che si era fermato a bordo strada a fare i bisogni, e nel silenzio ha udito spari e poi un forte senso di calore alla spalla ma, secondo quanto accertato dai militari, era lì insieme al fratello per incontrare il parente, il quale avrebbe voluto regolare i conti dopo uno “sgarro” del ragazzo che ha portato alla fine della relazione tra lo zio e la compagna.

A seguito di un acceso diverbio tra i tre, lo zio, su tutte le furie, avrebbe estratto la pistola che aveva con sé esplodendo 5 colpi all’indirizzo dei due nipoti ma ne ha ferito uno in modo abbastanza grave. Per un soffio, infatti, il proiettile non ha colpito organi vitali.

L’obiettivo di Michele S. secondo quanto emerge, era di vendicarsi del nipote più piccolo perché avrebbe avuto una relazione clandestina con la sua donna. Quest’ultima aveva poi lasciato il presunto sparatore evidentemente invaghita del giovanotto, allora minorenne. Un fatto che risale ad alcuni addietro, che però pesava ancora e dava molto fastidio al 40enne.

Il fermato, che subito dopo i fatti si è reso irreperibile è stato rintracciato dai Carabinieri e si trova ora presso la casa circondariale vibonese a disposizione dei pm della procura di Vibo Valentia che hanno emesso il provvedimento di fermo.