La Dda sequestra beni per 2,5 milioni al clan dei Piscopisani

Carlomagno

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La Polizia di Stato, su disposizione della Procura antimafia di Catanzaro, ha sequestrato beni per un valore di due milioni e mezzo di euro a carico di esponenti del clan dei “Piscopisani”, nel vibonese.

Ad eseguire il provvedimento sono state le Squadre mobili di Vibo Valentia, Catanzaro e Bologna e lo Sco. Le persone a carico delle quali è stato eseguito il sequestro erano già state destinatarie, il 9 aprile dello scorso anno, di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “Rimpiazzo”.

I beni sequestrati, secondo quanto riferito in una conferenza stampa cui ha partecipato il questore di Vibo, Annino Gargano, consistono in società ed imprese con sedi nelle province di Vibo Valentia e Bologna, la cui titolarità è riconducibile a persone indagate, a vario titolo, per i reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi e traffico di sostanze stupefacenti.

Appena qualche giorno fa la Procura distrettuale di Catanzaro ha chiuso le indagini per 57 soggetti coinvolti nell’inchiesta Rimpiazzo, indagine considerata il prologo della maxi retata Rinascita Scott, coordinata dalla dda catanzarese, che ha portato all’arresto di oltre 330 persone.