Processo Rinascita-scott, chieste oltre 80 condanne

Carlomagno

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Requisitoria della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e richieste di pena finali lette personalmente dal procuratore Nicola Gratteri per il troncone del maxiprocesso Rinascita-Scott, che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup distrettuale nella nuova aula bunker di Lamezia Terme.

Sono oltre 80 le richieste di condanna per centinaia di anni di carcere complessivi richiesti per boss e affiliati ai clan del Vibonese. Alla sbarra le cosche Mancuso di Limbadi, Lo Bianco-Barba-Pardea-Camillò-Macrì di Vibo Valentia, Fiarè-Gasparro-Razionale di san Gregorio d’Ippona, Accorinti di Zungri, Binavota di Sant’Onofrio, Cracolici di Maierato, Mazzotta di Pizzo, La Rosa di Tropea.

Fra le richieste di pena, le più significative sono quella a 10 anni e 10 mesi per l’avvocato ed imprenditore di Vibo Vincenzo Renda, quella a 20 anni per Domenico Camillò, di 79 anni, ritenuto a capo dell’omonimo clan di Vibo, quella a 20 anni avanzata per Pasquale Gallone di Nicotera (indicato come il braccio-destro del boss Luigi Mancuso).

Fra le altre richieste: 8 anni per il boss di Reggio Calabria Orazio De Stefano, 12 anni per l’ex testimone di giustizia di Vibo Giuseppe Scriva, 7 anni e 6 mesi per l’impiegata del Tribunale di Vibo Valentia Carmela Cariello, 20 anni per Gregorio Gasparro e Gregorio Giofrè di San Gregorio d’Ippona, 20 anni per Francesco Antonio Pardea, Domenico Pardea e Domenico Macrì. Altri 329 imputati sono invece processati con il rito ordinario. Le discussioni delle parti civili sono fissate per il 12 marzo prossimo. A seguire inizieranno gli interventi dei difensori degli imputati.