Democratici e progressisti, dalla Calabria guerra sul nome

Carlomagno
Scotto, Speranza e Rossi di Democratici e Progressisti
Scotto, Speranza e Rossi di Democratici e Progressisti

Una lettera di diffida a usare il nome “Democratici e progressisti” è stata inviata questa mattina agli uffici di Camera e Senato dagli esponenti Pd Ernesto Carbone, Ferdinando Aiello e Giuseppe Giudiceandrea.

I tre rivendicano di aver presentato la lista per il Pd in Calabria nel 2014 (era a sostegno della candidatura di Oliverio) e perciò il loro legale – nella lettera di cui abbiamo potuto prendere visione – invita “a modificare la denominazione del gruppo degli ex Pd “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista” e si riserva di ricorrere in ogni sede alle autorità giudiziarie.

Il nome “Democratici e progressisti” era stato scelto dagli “scissionisti” del Pd nazionale dopo la spaccatura dell’altro giorno nel partito di Renzi. Speranza, Scotto, Rossi e altri hanno creato un nuovo gruppo in parlamento che raccoglie 37 membri alla Camera, 14 al Senato. A Montecitorio dei trentasette 20 sono ex Pd e 17 ex Sel.